PROGRAMMA ELETTORALE 2021/2025
I VALORI, LE LINEE GUIDA E GLI OBIETTIVI
La Civica per Merano è un soggetto politico aperto e plurale composto da donne e uomini che si propongono, anche attraverso l’impegno diretto nelle istituzioni democratiche, di assicurare migliori condizioni di vita agli abitanti della nostra città, del Burgraviato e della nostra Provincia. È un progetto politico che mira a una città vivibile, sicura, giusta, sostenibile, certamente anche più bella, ove differenze di lingua, provenienza, genere o religione siano percepite come elementi d’arricchimento e mai come elemento di discriminazione, dove nessun singolo, o gruppo, prevalga sull’altro. Una Heimat moderna, attuale e originale, alla cui affermazione tutte e tutti possano fornire un valido contributo.
Per procedere in questa direzione, per dare attuazione a questi ideali di giustizia e di umanità, è necessario e auspicabile costruire ponti, alleanze e collaborazioni con altri raggruppamenti e con le più diverse componenti della società civile. La Civica per Merano è per una azione plurale e puntuale, attenta all’etica della legalità e della responsabilità sia sul piano individuale che collettivo, rimarcando che alla base dei rapporti tra le persone e tra le comunità debbano fondarsi principi di lealtà e di solidarietà.
È tuttavia imprescindibile, per ragioni di chiarezza, porre in evidenza che La Civica per Merano non è né un’unione provvisoria d’intenti né una riunione casuale di persone. È vero l’opposto: La Civica ha radici profonde nella storia e nelle migliori tradizioni politiche della nostra Repubblica. Il suo agire trae ispirazione innanzitutto dalla lezione di don Luigi Sturzo e del Partito Popolare Italiano da lui fondato nel 1919 e in generale da tutte le esperienze dei grandi partiti popolari europei. Si può parlare a ragione di “popolarismo”, ma è un popolarismo moderno, che ha attraversato un secolo di storia italiana ed europea e che ha contemperato e unito a sé ulteriori esperienze. La Civica per Merano guarda infatti con molto rispetto e attenzione all’esperienza del riformismo socialdemocratico e opera con quel metodo, ovvero sempre evitando estremismi e massimalismi che mai hanno dato buona prova di sé, puntando piuttosto a riforme graduali ma costanti, sempre misurabili. Alle mode e ai velleitarismi La Civica per Merano preferisce i disegni concreti e il lungo respiro, cercando anche nella nostra città, così come anche nel contesto provinciale, di migliorare le condizioni di vita e le situazioni a partire dalle realtà effettive, ricercando sempre la soluzione dei problemi invece degli slogan. Condivide pienamente, questo popolarismo riformista, anche i valori di base del liberalismo, il rispetto per la persona e l’idea che l’azione dello Stato, delle Regioni, dei Comuni e degli enti pubblici in genere debba regolare l’operare dei singoli ma non ne debba ingabbiare né la libertà né la creatività. Le libertà individuali, e fra queste certamente anche la libertà di fare impresa nel rispetto delle regole, rappresentano una garanzia di civiltà. È la lezione della Costituzione repubblicana, che riconosce e valorizza l’importanza dell’iniziativa economica privata e la inquadra in un più vasto disegno di interesse generale.
Stella polare della Civica per Merano è senz’altro l’impegno per la pacifica convivenza in un clima di rinnovata fiducia e di leale collaborazione fra tutte le comunità dell’Alto Adige/Südtirol, nel rispetto della storia, delle diverse identità e della ricchezza di lingue e culture presenti. Proprio per questo, operando nel solco riformista sopraddetto, tale raggruppamento politico ritiene prioritario consolidare l’effettiva pari dignità tra i gruppi linguistici, migliorando progressivamente tutti gli ambiti in cui questa, per qualsivoglia motivo, non dovesse essere stata ancora raggiunta. Si deve permettere a tutti di partecipare alla gestione della cosa pubblica, ad ogni livello, facendo venire meno le rendite di posizione.
La Civica per Merano sostiene da sempre i valori del federalismo e nello specifico l’Autonomia e lo Statuto della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol e della Provincia Autonoma di Bolzano. Non dunque un’Autonomia contrapposta allo Stato, che mai ha dato e potrebbe dare buona prova di sé, ma a una Autonomia nello Stato, seguendo quei principi di ampio decentramento amministrativo che sono presenti pure nella Costituzione. Va osservata con interesse anche l’esperienza di alcuni Stati europei che già da molti anni hanno dato vita a strutture federali capaci di assicurare la vicinanza delle istituzioni alle cittadine e ai cittadini senza mai mettere in dubbio l’unità del Paese. La Civica per Merano informa tutta la sua azione agli ideali europei, ovvero a quello storico e sostanziale processo che a partire dagli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale ha avvicinato tra loro i popoli del continente e ha perseguito l’ideale di una casa comune, ove Stati, Regioni, comunità e singoli cittadini vivano nel pieno rispetto gli uni degli altri. L’Europa degli Stati, delle Regioni e delle comunità, l’Europa come progetto in divenire, che certamente può e anzi deve essere via via migliorato, rimuovendo tutti gli ostacoli che l’hanno reso purtroppo inviso a fasce non marginali di cittadine e cittadini. Una Unione Europea, dunque, fondata sulla pari dignità di tutti i popoli nella quale mai possano trovare spazio posizioni egemoniche o di preminenza.
Un punto particolarmente caratterizzante La Civica per Merano è l’impegno per il rafforzamento dell’autonomia municipale. Si tratta da un lato di ambire a una gestione più partecipata del potere provinciale, fortemente ampliatosi nell’ambito della Seconda Autonomia, attuando i principi della sussidiarietà; dall’altro di dare vita nello specifico a un ampio riassetto del Comune di Merano. Si intende stimolare una riforma organizzativa della nostra Amministrazione civica in grado di aumentarne tanto la efficienza quanto la trasparenza, onde far sì che essa, senza essere invasiva, possa meglio perseguire l’interesse generale ed esprimere il necessario sostegno alle esigenze concrete delle cittadine e dei cittadini, divenendo elemento autorevole d’innovazione. È un punto di grande valenza politica: l’efficienza comunale è infatti una tra le premesse più importanti che consentirebbero a Merano, seconda città dell’Alto Adige, di assumere in ambito provinciale quel peso che le spetterebbe. Particolare attenzione sarà dunque non casualmente posta da La Civica a tutte le forme di partecipazione del Comune di Merano a strutture ed enti sovracomunali, a società per azioni, società inhouse o partecipate, aziende autonome e in generale a tutte le proiezioni esterne della nostra Amministrazione. Si dovrà fare sì che l’interesse della collettività venga sempre adeguatamente rappresentato e che le indicazioni e posizioni della nostra Municipalità siano adeguatamente perseguite e vengano costantemente monitorate.
Il medesimo principio di sussidiarietà che La Civica per Merano reclama nei rapporti tra Provincia e Comuni va attuato anche all’interno della realtà meranese: fra i punti cardine della nostra proposta politica vi è infatti l’attenzione per le forme aggregative, in particolare per l’associazionismo, per il mondo della cooperazione e per il volontariato. Una società avanzata incoraggia le forme di libera aggregazione tra cittadini e la loro capacità di auto organizzarsi. La gestione e lo sviluppo di una città si attuano infatti, in termini generali, come azione combinata tra pubblico e privati, ciascuno nel proprio ambito, con funzioni e ruoli distinti e con un chiaro coordinamento da parte di un’Amministrazione comunale efficiente, in grado di monitorare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi.
La Civica per Merano comprende appieno il fondamento storico dell’art. 19 dello Statuto di Autonomia e rispetta il diritto a mantenere le proprie identità linguistiche e culturali anche attraverso l’offerta di istituti scolastici nella propria madrelingua. È tuttavia essenziale che, in un tempo ormai mutato, le istituzioni si facciano oggi carico di assicurare un’offerta scolastica anche realmente bilingue e parallela.
Vanno affrontate e pienamente colte anche a Merano tutte le sfide globali che caratterizzano il nostro tempo, sempre con coraggio, sapienza e lungimiranza. È il caso della sfida urgente dell’inclusione dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine, chiedendo sempre impegno e rispetto ma comprendendo difficoltà e bisogni e costruendo così assieme la nuova Merano. Del pari anche il tema della parità di genere e delle pari opportunità tra donne e uomini deve divenire protagonista delle politiche dell’Amministrazione, analizzando con serietà tutte le problematiche. La Civica per Merano è in prima fila anche per assicurare alle cittadine e ai cittadini di Merano quel bisogno di piena sicurezza cui mai, per alcun motivo, si può derogare, al pari dell’attenzione per il decoro e la pulizia della città. Particolare attenzione va posta anche nel nostro Comune alle sfide ecologiche e all’impegno per uno sviluppo sostenibile, rispettando tanto l’ambiente naturale quanto quello tradizionale, ponendo attenzione a consegnare alle future generazioni una città caratterizzata da un giusto mix di modernità, rispetto della sua storia, bellezza e natura. In tal senso La Civica per Merano si riconosce pienamente nell’Agenda 2030 approvata dall’ONU per lo sviluppo sostenibile.
In modo particolare, in questo nostro tempo caratterizzato da crisi economiche e dagli effetti della pandemia, deve trovare massima attenzione l’impegno per le fasce più deboli e più vulnerabili, mobilitando in favore di esse tutte le energie possibili e ponendo sempre al centro dell’attenzione l’importanza del lavoro come espressione di dignità e di sviluppo della persona.
MUTUO AIUTO
I fondamenti della nostra politica sociale
Il Programma elettorale della Civica per Merano si apre, in continuità con il precedente, con le politiche sociali.
Il metodo scelto e voluto è quello della massima compartecipazione e condivisione. La scelta non è casuale ed è frutto della convinzione che la persona e le sue diverse forme aggregative debbano rimanere punto di partenza e di arrivo di un’azione politicapopolare(ossia rivolta a tutti), sussidiaria (ossia vicina al cittadino), strutturata (persona-famiglia-comunità) e responsabile (governativa).
In un mutevole contesto di società liquida, La Civica per Merano ribadisce la necessità di rafforzare il capitale sociale del territorio, dato dalle reti di persone e relazioni fondate sulla fiducia che rappresentano l’elemento fondante della comunità.
Il Comune di Merano rappresenta infatti lasecondacittà della Provincia ed è una realtà urbana in crescita ed in continuo mutamento sociale, culturale e demografico.
In questo contesto sociale La Civica per Merano, quale forza politica popolare, intende continuare ad assumersi la responsabilità di fornire risposte sociali adeguate ed attuali.
Nell’ottica della sussidiarietà, il Comune deve tornare ad essere centrale nell’analisi, nella proposizione e nell’implementazione delle politiche sociali, ribadendo il proprio ruolo di miglior garante dell’imparzialità, dell’equità e della sostenibilità nell’erogazione dei servizi sociali.
Al fine di erogare i servizi sociali in un’ottica di sempre maggiore efficienza, efficacia ed economicità, occorre cercare sinergie continue con gli altri enti pubblici e privati operanti sul territorio comunale per allocare al meglio le risorse e fornire risposte chiare ed immediate alle esigenze dei cittadini nel momento del loro bisogno. Nello specifico il Comune dovrà ritornare ad occupare il ruolo di protagonista nei diversi tavoli di lavoro extracomunali, quali ad esempio la Comunità Comprensoriale del Burgraviato, per riuscire a convogliare più forze e risorse possibili a servizio dei suoi concittadini.
Nostro obiettivo prioritario è quello di promuovere l’integrazione e la politica socialecome investimento per ottenere più benessere per tutti: la persona quale punto centrale e di partenza per ogni decisione che interessa la nostra città, la famiglia come cellula base e fondamentale della nostra società, il senso di comunità, unica, che riconosce e accresce il senso di appartenenza ad un territorio che le appartiene.
Solidarietà e sussidiarietà sono parole d’ordine che riconosciamo come valori indispensabili e da diffondere in una società sempre più autoreferenziale ed egoista. Il volontariato, la cooperazione e l’associazionismo sono strumenti a favore della comunità e l’Amministrazione deve essere capace di avvalersene con intelligenza e lungimiranza.
Nonostante le minori competenze dirette del Comune di Merano rispetto a quelle della Provincia e del Burgraviato, l’Amministrazione comunale dovrà, nei propri limiti, dare risposte alle richieste che provengono dai vari settori della società, dalle famiglie e in generale da ogni cittadino o cittadina, affinché ognuno/a possa ottenere un giusto sostegno ed appoggio nella propria vita quotidiana e soprattutto nei momenti più critici.
Conseguenze della crisi post Covid
La crisi generata dalla pandemia ha messo in ginocchio molte famiglie, così come singole persone, facendo emergere nuove povertà e tantissime situazioni di emergenza alle quali la politica locale non è riuscita nell’immediatezza a dare risposte concrete. Bisognerà urgentemente correre ai ripari, coordinando in maniera sinergica tutti gli attori sociali e pubblici che possono in qualche modo contribuire ad arginare un problema in continua evoluzione e crescita. Alloggi comunali, residenze assistite, alloggi per anziani, case Ipes, sono tutti istituti che dovranno contribuire a contenere questa nuova e sempre crescente emergenza. La Civica per Merano non vuole lasciare indietro nessuno dei suoi concittadini, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà.
Bonus psicologico
Vogliamo introdurre una misura pratica, veloce ed efficiente per arginare il malessere psicologico derivante dalla crisi causata dal covid: il bonus psicologico. Ci impegneremo ad attivare un sistema che permetta ad ogni cittadino, che ne avesse l’esigenza, di usufruire del servizio di psicologi e psicoterapeuti professionisti con tariffe agevolate. Il bonus, che verrebbe poi elargito dietro presentazione di regolari fatture, servirà a pagare parte delle spese, in base alle prestazioni usufruite. Le tariffe dovranno essere riportate in un apposito tariffario agevolato al quale dovranno adeguarsi tutti quei professionisti che aderiranno al servizio. Riteniamo che questo potrebbe essere un ottimo strumento di prevenzione e di supporto per quei tanti cittadini che, in questo particolare periodo storico, hanno bisogno di un immediato sostegno psicologico.
Politica tariffaria e miglioramento dei servizi
Bisogna continuare a porre attenzione alla politica tariffaria e proseguire nel mantenere il più basso possibile il costo delle tariffe per i diversi servizi, soprattutto quelli rivolti alle famiglie, ricercando sempre più una maggiore efficienza dei servizi, trovando il miglior equilibrio tra servizi richiesti/offerti e costo del servizio stesso.
Piano sociale e altro
Il piano sociale, presentato e approvato nella scorsa legislatura, dovrà essere la base di lavoro per realizzare gli obbiettivi preposti.
Noi crediamo tuttavia che ci possano essere ulteriori iniziative piccole o grandi, che vorremmo sviluppare nella nostra azione in questo settore.
Osservatorio sociale e dei prezzi
Un importante strumento di continuo monitoraggio e di aggiornamento del piano sociale.
Socio-Info-Tage
Crediamo di avere sul territorio molte eccellenze in ambito sociale, ma siamo convinti che siano poco conosciute. Per questo vorremmo innanzi tutto dare visibilità a tutte quelle realtà che già operano sul territorio a favore della comunità organizzando delle giornate di informazione per la cittadinanza, delle Socio-Info-Tage, durante le quali ogni associazione, cooperativa, servizio possa presentare le proprie attività e i propri servizi. Crediamo che essere conosciuti e presenti sul territorio favorisca una condivisione di visioni e obiettivi e permetta alle persone di sentirsi maggiormente parte della comunità.
Banca del Tempo
In quest’ottica di condivisione, crediamo che lo scambio di competenze sia una risorsa alla quale dovrebbe poter attingere chiunque. Vorremo quindi riportare all’operatività la “Banca del Tempo”, quale strumento di scambio intergenerazionale, di condivisione di esperienze, spazi, competenze e conoscenza. Secondo questo principio, vorremmo valorizzare la dimensione dei quartieri che potrebbero usufruire appunto di questa “banca del tempo” per offrire maggiori e qualitativamente migliori servizi per i propri abitanti: pensiamo, per esempio, alla possibilità di avere dei custodi o “nonni vigili” per la cura e la manutenzione dei grandi parchi giochi, come quello di via Marlengo, del rione San Vigilio e di via Monte Tessa.
Ceto medio
Nella convinzione che molto sia stato fatto e continui ad essere fatto nel garantire la tutela alle fasce più deboli e bisognose, La Civica per Merano vuole farsi interprete di nuove fasce di disagio sociale, meno lampanti ma purtroppo in grande crescita. Occorre infatti tutelare anche quelle nicchie del ceto medio che si trovano in una situazione economica ed esistenziale precaria, a causa della crisi dovuta alla pandemia, o a causa di separazioni, perdita del posto di lavoro, sfratto ecc.
I nostri obiettivi
• Istituzione del tavolo con le cooperative sociali
• Sostegno alla piccola/media impresa che opera nel sociale
• Centralità al Comune nel sostenere l’economia locale
• Ruolo del pubblico (più del privato) nel sostenere e coinvolgere il settore della cooperazione sociale
• Reinserimento di soggetti non anziani disoccupati, lavori socialmente utili ecc.
• Intensificazione di progetti di inclusione sociale per gruppi sociali o disoccupati a lungo termine. • Incentivazione del volontariato sociale
• Politiche chiare e forti volte alla messa a disposizione degli appartamenti sfitti
• Appoggio al sostegno provinciale in merito ai canoni di locazione e spese accessorie alle persone in difficoltà
• Sostegno a progetti di associazioni che si occupano del tema
• Partecipazione attiva nel progetto provinciale dell’istituzione di punti unici di informazione/assistenza/collocamento per gli anziani interessati a soluzioni abitative di tipo residenziale e ad altri servizi di natura socio-assistenziale
• Identificazione di forme di sostegno per le persone anziane con reddito minimo o pensione minima (sconti al supermercato per anziani ecc.)
• Sostegno ad iniziative Banco Alimentare e Colletta Alimentare
• Monitoraggio dello sviluppo della problematica con le competenti associazioni che agiscono sul territorio
• Gestione dell’emergenza abitativa e in particolare dell’emergenza freddo
• Politiche di equa allocazione delle famiglie sul territorio del Burgraviato in modo da evitare la concentrazione delle stesse nel comune di Merano
UNA CITTÀ A MISURA DI ANZIANI
Nell’azione di governo della nostra città assume un ruolo fondamentale la gestione dell’anziano, che dovrà avere particolare attenzione. Crediamo che un intervento assolutamente necessario sia la valorizzazione della figura dell’anziano e la promozione della sua autonomia.
In tal senso deve essere ripensata anche la politica di accompagnamento per gli anziani. Dovrà essere potenziato il servizio di assistenza domiciliare affinché gli anziani che vogliono rimanere a vivere nelle loro abitazioni possano farlo il più a lungo possibile. Questo sarà possibile anche attraverso progetti innovativi che utilizzino gli strumenti tecnologici di assistenza a distanza che sono oggi già a disposizione e che l’Amministrazione dovrà attivare.
Contemporaneamente dovranno essere pensati e realizzati altri nuovi alloggi protetti, sul modello di quelli realizzati in via Enrico Toti, riuscendo a migliorarne alcuni aspetti, dove si possa abitare in autonomia ma con la presenza di assistenza continua. Per questo ci piacerebbe poter realizzare delle residenze dove le persone possano usufruire di servizi quali ad esempio una badante/assistente in condivisione, così come avviene nella struttura Villa Maia in via Palade, in modo da sopperire a diverse esigenze sia economiche che organizzative e gestionali. Riteniamo inoltre che il nuovo modello di case multigenerazionali, del quale il primo esempio, in via Winkel, verrà presto reso agibile, debba essere una base sulla quale progettare nuovi e molteplici edifici all’interno della nostra città. Questi edifici saranno una risorsa grandissima non solamente per gli anziani, ma anche per diverse categorie che potranno mettere a frutto le loro capacità e usufruire di quelle dei propri condomini.
Ed in relazione invece alle esigenze di chi poi non è più autosufficiente, il Comune dovrà insistere per arrivare ad avere una graduatoria unica per tutte le case di riposo presenti sul territorio comunale.
Disabili
Tema centrale sono anche tutte le iniziative a favore delle persone con disabilità.
Crediamo fermamente che si debba favorire la permanenza del disabile nel proprio ambiente famigliare, ed intendiamo promuovere con gli interlocutori istituzionali un tavolo di lavoro per dare risposte alla problematica del “dopo di noi” che riguarda i disabili adulti. Una struttura per accogliere le persone disabili adulte che hanno perso coloro che li accudivano verrà finalmente realizzata presso la struttura dell’ex scuola San Nicolò in via Verdi.
La futura Amministrazione comunale dovrà inoltre impegnarsi a proseguire nel costante abbattimento di tutte le barriere architettoniche che limitano una autonoma mobilità urbana. Barriere che purtroppo mettono ancora molto in difficoltà coloro che si spostano con la carrozzina.
UNA CITTÀ A MISURA DI DONNA
In tema di politiche femminili intendiamo porre il massimo impegno e agire con costanza e determinazione, consapevoli che le problematiche ad esse legate sono molteplici. La tutela, così come l’empowerment, della donna deve essere prioritaria. Le fonti legislative su cui basiamo il nostro agire sono numerose, ma è necessario avere a disposizione una fitta rete di enti e associazioni femminili pronte a monitorare, consigliare, educare, intervenire.
Pari opportunità e dignità
Uno degli aspetti salienti da continuare a monitorare è ad esempio il mondo del lavoro. L’art. 37 della Costituzione italiana, infatti, sembrava aver risolto ab origine ogni tipo di ostacolo alle pari dignità e uguali opportunità delle donne. Esso prevede infatti che la lavoratrice abbia gli stessi diritti e, a parità di impegno, le stesse retribuzioni spettanti al lavoratore e che le condizioni di lavoro consentano l’adempimento della sua essenziale funzione familiare, assicurando alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. Ma nella realtà questi diritti vengono spesso negati. L’emancipazione femminile, le pari opportunità, la conciliazione lavoro/famiglia e l’empowerment hanno certamente compiuto negli ultimi anni molti progressi, ma è purtroppo innegabile che ci sia ancora da lavorare per giungere ad un risultato pieno, univoco e soprattutto duraturo. È bastata infatti la pandemia di Covid-19 per evidenziare la labilità della struttura sociale, giacché proprio le donne sono state penalizzate dai suoi effetti sull’economia e sulla società. Sia a livello nazionale che locale infatti la questione occupazionale delle donne è peggiorata sul piano quantitativo e qualitativo con un grave aumento di contratti part-time non richiesti e non voluti, con l’incremento di contratti a tempo determinato e, infine, con una riduzione della conciliazione delle condizioni vita-lavoro. I dati ISTAT confermano che sono 440.000 le lavoratrici in meno rispetto al 2020. L’occupazione femminile è tornata ai numeri del 2016 a causa della crisi del settore dei servizi dove lavora l’85% delle donne.
Le forze politiche non possono quindi abbassare la guardia poiché molti sono gli stereotipi non ancora abbattuti, molte ingiustizie non ancora sconfitte, ma soprattutto è la violenza di genere, la violenza domestica, sia fisica che psicologica, a non trovare fine. Tra queste forme di violenza non va dimenticata la cosiddetta “violenza economica”, che esclude le donne dalla gestione del patrimonio comune o che obbliga la donna ad abbandonare il lavoro in coincidenza di gravidanze o gravi malattie.
Violenza di genere
Preoccupano anche i numeri dei femminicidi. Nonostante “La convenzione di Istanbul” del 2011 proponga la prevenzione contro la violenza, cerchi di favorire la protezione delle vittime, tenti di impedire l’impunità dei colpevoli, i femminicidi in Italia sono in aumento.
È allarmante la violenza fisica e psicologica perpetrata sulle donne che, anche nella nostra città, ha un tasso d’incidenza non trascurabile ed è trasversale agli strati sociali, investendo indistintamente persone di basso quanto di alto livello sociale e culturale.
A livello cittadino quindi è indispensabile continuare a potenziare l’impegno nella tutela delle donne, nell’appoggio della rete antiviolenza e nel supportare l’ampio progetto varato al termine di ampie indagini e consultazioni dall’Ufficio Pari Opportunità del Comune.
Fortunatamente nella nostra città sono numerosi i centri a cui le donne in difficoltà possono rivolgersi, ma questi ultimi vanno sostenuti e valorizzati affinché possano continuare a lavorare efficacemente e in sicurezza.
Vogliamo fare in modo che le donne vittime di abusi e in difficoltà possano trovare nella nostra città tutte quelle misure volte alla loro protezione nonché al potenziamento della propria autonomia.
Progetto “Codice Rosa”
Vogliamo, inoltre, che le donne possano sentirsi sicure non solo in casa loro, ma anche lungo le vie della nostra città, libere di rientrare a tarda sera con serenità, possibilmente percorrendo strade e passaggi pedonali perfettamente illuminati.
Crediamo che si debba istituire all’interno dei servizi socio-sanitari della nostra città il progetto del “Codice Rosa”, un percorso da attivarsi per qualunque modalità di accesso al servizio sanitario, sia esso in area di emergenza-urgenza, ambulatoriale o di degenza ordinaria e che prevede precise procedure di allerta ed attivazione dei successivi percorsi territoriali, nell’ottica di un continuum assistenziale e di presa in carico globale. Crediamo che questo servizio, che guarderà all’esperienza di altre città italiane nelle quali già opera da tempo, possa essere un ottimo mezzo per prevenire e supportare molte situazioni difficili e delicate.
Progetto “Numero Blu”
Sempre a proposito della politica di prevenzione della violenza di genere, vorremmo attivare un progetto che metta a disposizione un servizio di prima accoglienza, attraverso un numero verde e uno sportello dedicato, ove personale qualificato sia in grado di accogliere uomini o ragazzi, in forma anonima e gratuita, con problemi di rapporto conflittuale con la loro partner, opiù genericamente con l’altro sesso, e con problemi di gestione della rabbia. Un servizio, quindi, incollaborazione con i centri di gestione antiviolenza rivolti agli uomini, che già esistono sul territorio.
Verso un cambiamento culturale
L’Amministrazione comunale deve farsi promotrice di un cambiamento culturale, volto a rendere donne e uomini, nonché ragazze e ragazzi, più consapevoli rispetto a pregiudizi e stereotipi, che sono alla base di tutte le violenze di genere. Noi ci impegneremo affinché i tanti progetti per le scuole proposti dal centro anti-violenza di Merano, vengano attivati nelle scuole della nostra città a partire dalle elementari fino alle medie superiori. Perché il cambiamento inizia dalle coscienze!
MERANO A MISURA DI GIOVANI
La futura Amministrazione comunale dovrà dare più spazio ai giovani e più ascolto alle loro esigenze. I giovani non sono solo il nostro futuro. I giovani sono anche e soprattutto il presente della nostra città, e in quanto tali devono potersi esprimere, devono essere messi in condizioni di portare avanti le loro proposte e realizzare i loro progetti.
Sostegno alle associazioni e ai centri giovanili
Intendiamo garantire un maggiore sostegno alle strutture esistenti che operano per i giovani, incentivando la cooperazione delle varie associazioni e degli enti preposti. Vogliamo continuare a sostenere, sia economicamente che burocraticamente, coloro che si adoperano per l’organizzazione di manifestazioni, eventi e attività quotidiane in ambito giovanile, impegnandoci con serietà a snellire la complicata macchina comunale, che troppo spesso purtroppo porta a desistere molti giovani creativi e motivati.
Luoghi ideali per i giovani
Abbiamo bisogno di luoghi adatti da mettere a disposizione dei giovani e delle loro espressioni artistiche, musicali e sportive, sia strutturate che non.
Parco della stazione ferroviaria
Il parco della Stazione, ora già rivalutato rispetto a prima, potrebbe essere maggiormente sfruttato. Una nostra proposta è quella di allestire un Parkour Park (con attrezzatura anche per Street Workout), che possa essere utilizzato dai più giovani per imparare i rudimenti di questa disciplina e dai più esperti per tenersi in allenamento.
Ex distributore AGIP di via Piave
Abbiamo individuato nella struttura dell’ex benzinaio AGIP in via Piave, una delle soluzioni ideali, dove creare un luogo culturale in cui possano trovare spazio atelier temporanei di giovani artisti meranesi, i quali potranno esporre le loro opere, intrattenere i propri ospiti nel caffè culturale ed organizzare conferenze e tavole rotonde su temi artistici e culturali aperti a tutta la cittadinanza.
Areale delle ex caserme
I giovani hanno inoltre urgente bisogno di un luogo per concerti e manifestazioni di vario genere, nonché di spazi con sale polifunzionali per corsi di formazione, nonché uffici per il sostegno a progetti di start up innovative (in collaborazione con la Provincia). Un luogo ideale dove poter investire per i giovani e per le loro esigenze sempre in trasformazione è indubbiamente l’areale delle ex caserme.
Palazzetto dello Sport
Vogliamo impegnarci con determinazione alla costruzione di un palazzetto dello sport, necessario anche ai giovani sia per la pratica di attività sportive, sia per la programmazione di concerti importanti, che possano portare nella nostra città artisti di fama nazionale e internazionale.
Consulta Giovani
Crediamo che la Consulta Giovani possa essere un importante organo comunale a servizio di tutti i giovani presenti sul territorio per promuovere e mettere in discussione le proprie necessità ed idee di rinnovamento. È necessario che ora la politica torni a sostenere questo organo e contribuisca a renderlo ancora più forte ed efficiente, creando con esso un ponte fatto di dialogo, confronto e stimolo reciproco.
Vita notturna
Crediamo con assoluta convinzione che la nostra città debba dare la possibilità di poter organizzare manifestazioni culturali e musicali in centro città, anche in orari serali più prolungati rispetto a quanto sia permesso oggi. Le motivazioni checispingono a promuovere questa posizione non sono legate solo al concedere ai giovani più divertimento, ma vuole anche incentivare l’aggregazione di giovani artisti sia locali che di provenienza nazionaleed internazionale, dando loro la possibilità di esibirsi in città. Lo svolgimento di concerti almeno in alcune sere della settimana con orari prolungati fino anche alle ore 24 favorirebbe l’aggregazione culturale giovanile e incentiverebbe l’economia locale ed il turismo giovanile.
Tre anni fa l’Amministrazione comunale ha imposto ai locali il divieto di diffondere musica al loro esterno. Tale misura è stata da molti ritenuta esagerata ed eccessivamente penalizzante per tutti e non solo per i più giovani. Contro questo contestato provvedimento anni fa alcuni giovani meranesi avevano organizzato una raccolta di firme, in cui chiedevano di riportare la musica all’esterno dei locali e che le manifestazioni serali, soprattutto quelle estive, potessero durare oltre l’orario imposto. Nonostante il grande riscontro, la raccolta di firme non fu mai tenuta in considerazione. Oggi noi ci schieriamo dalla parte dei giovani, per dare loro maggior voce e ci attiveremo da subito perché quella raccolta firme possa avere la risposta positiva che già allora meritava.
SCUOLA
“La scuola contribuisce, in misura determinante, a far crescere la personalità degli studenti, a radicare i loro valori, a definire e consolidare le loro speranze, a mettere alla prova intelligenza, socialità, creatività. Vi si prepara il domani della nostra civiltà e della nostra democrazia”
(Federica Nastri 12.01.2021).
Anche se il Comune ha la competenza solo per la costruzione e la manutenzione degli edifici scolastici (asili e scuole primarie e secondarie, ma non per le scuole superiori/professionali) è essenziale che l’Amministrazione comunale ricerchi costantemente, con le varie direzioni scolastiche, la collaborazione e il coordinamento necessari a migliorare e rendere efficienti e funzionali non solo le strutture, ma anche la realtà ambientale e umana che vi trova spazio.
Vale la pena ricordare che molti sono gli edifici scolastici sul territorio comunale (oltre a quelli su cui ci soffermiamo qui di seguito) e al Comune spetta il compito di occuparsi di una costante ed efficace manutenzione. Inoltre le crescenti nuove esigenze devono trovare immediata e concreta risposta, in maniera agile e puntuale.
Asili nido e scuole dell’infanzia
Riguardo agli asili nido bisogna incentivare la realizzazione di microstrutture per rispondere alle molteplici esigenze della nostra comunità, spaziando sull’intero territorio comunale.
Sono assolutamente necessarie nuove sezioni di scuole dell’infanzia, e per questo bisogna proseguire con il programma da noi proposto e avviato nel 2010, concretizzando gli obiettivi non ancora realizzati.
Proseguire senza sosta nell’ammodernamento delle strutture esistenti, perché il miglioramento delle strutture influisce direttamente su una migliore didattica e sul benessere dei nostri figli.
Le future nuove sezioni delle scuole dell’infanzia dovranno essere bilingui, non tanto come sperimentazione ma come formula didattica innovativa per il nostro territorio.
Scuola di musica italiana “Vivaldi”
Creiamo tutti i presupposti perché la realizzazione della scuola di musica Vivaldi possa finalmente aprire i battenti quanto prima. Non si deve perdere altro tempo.
Scuole elementari e medie
Nuovi spazi per la scuola elementare Floriano Deflorian e per la scuola media Giovanni Segantini
Grazie al lavoro dei rappresentanti della Civica per Merano, il Comune è entrato in possesso dell’edificio ex IPC Einaudi di via Mainardo. Nel 2014, in collaborazione con la dirigenza scolastica, si era avviato un nuovo progetto pedagogico, propedeutico allo studio preliminare atto a stabilire quali interventi effettuare per dare completa risposta alle esigenze di spazi da parte delle elementari Floriano Deflorian e della scuola media Giovanni Segantini. Avevamo deciso di procedere con una ristrutturazione completa degli edifici e avevamo stanziato i capitali necessari alla progettazione. Nonostante quest’ultima Amministrazione abbia proseguito nel solco da noi tracciato, a distanza di 5 anni siamo ancora in attesa di vedere l’opera conclusa. Forse per l’inizio dell’anno scolastico 2021-2022 potremo finalmente vedere i risultati dell’ampliamento e della ristrutturazione. Sarà certamente una bellissima scuola!
Nuova scuola elementare di Sinigo
Siamo felici che il nostro progetto (in collaborazione con le due direzioni scolastiche italiana e tedesca) per la realizzazione della scuola di Sinigo si sia concluso felicemente. La nostra volontà politica di realizzare un unico edificio scolastico per entrambe le suole elementari di Sinigo si è concretizzata.
Nuova destinazione per l’edificio ex- scuola elementare di Sinigo
Per il “vecchio” edificio scolastico di via Tellini la nuova Amministrazione dovrà confrontarsi seriamente con gli abitanti di Sinigo per individuare tutti insieme, in una logica di partecipazione attiva, la sua più appropriata e coerente destinazione, senza populismi e rimanendo con i piedi per terra.
Il nuovo polo scolastico di Maia Bassa
La vera sfida per i prossimi 5 anni sarà rappresentata dal riuscire a concretizzare quanto da noi iniziato nei primi mesi del 2015, ossia la realizzazione del nuovo polo scolastico di Maia Bassa, nell’area compresa tra via Parrocchia, via Roma e via Trogmann (sul modello della nuova scuola elementare di Sinigo, ma con dimensioni molto maggiori).
Il nuovo polo scolastico di Maia Bassa dovrà ospitare sia le scuole elementari italiane di via Vigneti che le scuole medie Negrelli (in considerazione della grave mancanza di spazi di cui esse hanno pesantemente sofferto negli ultimi decenni), nonché le scuole elementari Erckert e le medie tedesche Rosegger, anch’esse bisognose di spazi più ampi e consoni.
Scuola alberghiera “Ritz”
La scuola professionale alberghiera RITZ va conservata e preservata ad ogni costo! Le scuole alberghiere (italiane e tedesche) a Merano sono parte integrante della nostra storia e non è un caso se tutte queste hanno un enorme riconoscimento, non solo nella nostra provincia ma anche nel resto d’Italia e all’estero, per la professionalità e il livello di preparazione dei propri studenti.
La scuola alberghiera italiana RITZ è un valore importantissimo per Merano e non vogliamo in alcun modo che anche solo una parte di essa venga trasferita a Bolzano o altrove, perché Merano è il luogo ideale dove sviluppare ulteriormente questo ambito, vitale per il settore turistico.
Accademia del Gusto
Merano è il territorio ideale ove realizzare una “Accademia del Gusto” all’interno, ad esempio, di un percorso universitario di Scienze Gastronomiche, collegato all’Università di Bolzano. Un percorso di studi professionalizzante per future nuove eccellenze nel settore enogastronomico. Un percorso universitario dinamico, flessibile e di impronta fortemente internazionale, che potrebbe trovare spazio nell’areale delle caserme.
Corsi per addetto artiere
Nelle trattative con la Provincia per il rilancio dell’Ippodromo di Maia, vogliamo insistere affinché si trovino i fondi per attivare un corso di formazione professionale per addetto artiere.
Questo percorso formativo ha lo scopo di qualificare i partecipanti alla professione di addetto artiere, rendendoli in grado di acquisire le competenze necessarie per un successivo eventuale conseguimento della patente UNIRE di allievo fantino per le corse al galoppo in piano.
Tale figura professionale trova impiego presso scuderie e centri ippici, sia come artiere che come allievo fantino o cavaliere.
Verso una scuola bilingue e della conoscenza reciproca
Su un’area di circa 23.000 metri quadrati compresa fra via Roma, via Trogmann e il parco giochi Maria Trost, sorgerà quindi il nuovo polo scolastico di Maia Bassa, una cittadella scolastica in grado di ospitare istituti di lingua italiana e tedesca, una palestra, una biblioteca, uffici amministrativi e un parcheggio interrato con 200 posti auto. Le opere di costruzione inizieranno presumibilmente nel 2022. È un tema quindi, quello del nuovo polo scolastico di Maia Bassa, di grande attualità ed urgenza. Ed è essenziale iniziare a fare importanti riflessioni su come impostare un’appropriata divisione e gestione degli spazi. Aspetto, quest’ultimo, di esclusiva competenza dell’Amministrazione comunale la quale deve collaborare e coordinarsi con le esigenze e richieste dei vari Istituti Comprensivi.
La Civica per Merano, così come ha fatto in passato per le scuole elementari di Sinigo, intende impegnarsi affinché le scuole in lingua italiana non vengano fisicamente separate dalle scuole in lingua tedesca. Nel nuovo polo scolastico, infatti, sono previsti due edifici distinti: quello che verrà costruito ex novo e quello vecchio, che verrà opportunamente ristrutturato. Noi vogliamo che i due Istituti scolastici non vengano ripartiti nei due edifici per lingua ma per grado: le scuole primarie insieme in uno degli edifici, le scuole secondarie di primo grado insieme nell’altro edificio. Siamo infatti convinti che coabitando e creando spazi comuni sarà più facile per gli insegnanti creare gemellaggi fra classi affrontando progetti bilingui in tutte le materie. Lo scambio e l’apprendimento fra pari è infatti un metodo riconosciuto e assai efficace.
Sarà nostra premura inoltre attivare concorsi, progetti e iniziative finalizzate proprio ad incentivare l’incontro e lo scambio continuo fra gli studenti e gli insegnanti dei due gruppi linguistici.
La nostra è sempre stata, e sempre più sarà, una politica del plurilinguismo, a partire dai due principali gruppi che da sempre convivono in questo territorio. I figli delle famiglie di lingua italiana non devono crescere separati dai loro coetanei appartenenti a famiglie di lingua tedesca, così come i giovani nati dalle unioni bilingui devono potersi sentire a casa in entrambi gli universi linguistici senza dover optare per l’una o l’altra parte del loro sé. La reciproca conoscenza non potrà che essere la base di una convivenza nel senso più ampio e più reale del termine poiché capace di fondarsi su fiducia, rispetto e stima.
Le nostre decisioni avranno un impatto enorme per le prossime generazioni. Quindi è nostra responsabilità attuare politiche rivolte ad un urgente miglioramento della condizione esistente. Difendiamo il futuro e la serenità delle nuove generazioni, garantiamo loro la conoscenza reciproca tanto sotto il profilo meramente linguistico quanto e soprattutto degli stili di vita, dei background famigliari, della mentalità. Le differenze in questi ambiti vanno conosciute e vissute come occasioni di arricchimento e di un pensiero plurale. Gettare ponti fra le due culture è un nostro preciso must, un compito irrinunciabile.
Lo Statuto di Autonomia garantisce il diritto, a ciascuno dei tre gruppi linguistici, di frequentare la scuola nella propria madrelingua. Difficile quindi sperare che in un futuro prossimo tutto il sistema scolastico, così come lo conosciamo, venga stravolto e sostituito da una scuola bilingue. Ma noi ci impegneremo affinché al più presto l’offerta scolastica possa evolvere aggiungendo la possibilità di frequentare in ogni scuola di ordine e grado una sezione bilingue aperta a tutti quegli studenti che desiderino ampliare le proprie competenze linguistiche ma anche dedicata a tutti quei ragazzi che, nati da unioni miste, potranno in questo modo vivere appieno la propria poliedricità culturale.
Noi intanto creiamo le condizioni strutturali affinché questa evoluzione possa realizzarsi più agevolmente, almeno per quanto di competenza dell’Amministrazione comunale.
La scuola e il territorio sono pronti! E noi ci impegneremo a batterci presso la Provincia e a porre le basi in Comune affinché la scuola bilingue possa finalmente diventare realtà.
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E PAESAGGISTICA
La Civica per Merano si riconosce pienamente nell’agenda 2030 dell’ONU per uno sviluppo sostenibile. Tutte le nostre politiche ed in particolare quelle legate all’ambiente, alla mobilità e all’urbanistica, traggono quindi ispirazione dall’agenda ONU.
Merano deve avere un nuovo slancio che la porti ad essere una città innovativa, dove grazie a nuove idee e all’intelligente uso della tecnologia i cittadini possano avere un percepibile aumento della qualità dei servizi, e quindi in generale della qualità della vita.
L’incremento delle attività di wellness stanno dando nuovo impulso alla nostra città, ma questo non è sufficiente. Riteniamo infatti che una città in grado di svilupparsi nel campo delle tecnologie e del digitale e nell’ambito dell’efficienza energetica possa trarne un importante vantaggio in tutti i settori, non solo ambientali ma anche sociali ed economici.
La rete wi-fi così come i servizi digitali (sia via internet che mediante Apps) dovranno portare la città all’avanguardia nei servizi. Per fare questo intendiamo sfruttare al massimo i programmi di sviluppo della Comunità Europea che finanziano parte dei costi in questi settori.
Nella stessa direzione le normative comunali dovranno agevolare e sostenere l’efficienza energetica dell’edilizia nuova ed esistente, e particolare attenzione dovrà essere posta per poter sfruttare gli interessanti incentivi in essere che possono consentire di recuperare ed efficientare grandi quantità di patrimonio edilizio. Da parte sua l’Amministrazione dovrà inoltre esser di esempio nella realizzazione dei suoi nuovi edifici e nel recupero di altri.
MOBILITÀ
MOBILITÀ DEL FUTURO: MERANO SMARTCITY
Il settore della mobilità è da anni alle prese con una trasformazione radicale. Abitudini e tecnologia stanno rivoluzionando il modo in cui ci muoviamo. Dire come sarà è complicato, ma ci sono alcuni trend che sembrano ormai irreversibili. Pianificare la mobilità della nostra città significa soprattutto rivolgere lo sguardo al futuro e non limitarsi a chiudere al traffico questa o quella via, pensando ingenuamente di risolvere in tal modo il problema dell’inquinamento.
Nuove tecnologie, standard di sicurezza sempre più avanzati e maggiore sensibilità per i temi ambientali stanno ridisegnando il modo in cui ci muoviamo. In auto e non solo. Anche se è difficile prevedere che tipo di veicolo guideremo (o forse che ci guiderà) tra dieci anni, alcune tendenze cominciano già a delinearsi.
Abbiamo individuato tre importanti trend che vogliamo sostenere e implementare per il futuro della nostra città: shared mobility, micromobilità, mobilità elettrica
Shared mobility
La mobilità condivisa prevede soluzioni incentrate sulla condivisione. L’esempio di riferimento è il car sharing, quel servizio che consente agli utenti del medesimo contesto urbano di condividere un’auto pagando l’effettivo utilizzo. L’ambiente ringrazia sia perché si riducono le emissioni associate a un veicolo più vecchio e meno efficiente (la mobilità condivisa tende ad avere una quota importante di elettrico), sia perché più persone hanno utilizzato lo stesso veicolo.
Micromobilità
Si riferisce a quei mezzi di trasporto che consentono di compiere brevi distanze in modo rapido: biciclette, e-bike e monopattini elettrici ad uso privato, ma anche car pooling e ride- sharing. Per far sì che tutte queste applicazioni funzionino al meglio, occorre che sia sviluppata un’infrastruttura di rete in grado di connettere gli utilizzatori finali e i veicoli.
Il progetto di una piattaforma informatica che mettesse in rete le varie forme di mobilità (“bus.meran.eu”) a Merano è nata nel 2013 e si è via via sviluppato nella successiva legislatura.
Mobilità elettrica
Le esigenze del pianeta e quelle del mercato convergono sull’elettrificazione. È obiettivo della Comunità Europea ridurre le emissioni inquinanti di almeno il 40% entro il 2030 in risposta all’emergenza climatica. Supportate anche da forti incentivi, le case costruttrici stanno portando le vendite elettriche oltre la nicchia, diversificando la propria offerta.
Anche in tempi complicati come quelli della pandemia, le auto elettriche sono cresciute mentre le vetture a benzina e diesel hanno perso (molto) terreno. Secondo i dati ACEA(l’associazione dei costruttori europei), nei primi sei mesi del 2020 le auto elettriche e le ibride hanno messo insieme una quota di mercato vicina all’8%. La modernizzazione del parco circolante e la sua elettrificazione tenderanno ad associarsi con una maggiore digitalizzazione, ponendo le basi per l’espansione dei veicoli a guida autonoma.
Infrastrutture smart
Per raggiungere gli obiettivi ambientali più ambiziosi è necessario però un ammodernamento delle infrastrutture affinché diventino più intelligenti. L’illuminazione stradale, la segnaletica verticale e persino l’asfalto potranno integrare chip connessi alla rete 5G, capaci di inviare dati sul traffico ad una centrale, per smistare le auto altrove tagliando code (e riducendo quindi l’inquinamento) e inviando informazioni utili per la sicurezza stradale. Senza infrastrutture smart, le potenzialità tecnologiche dell’auto avrebbero meno punti di atterraggio. Se invece le città si evolvessero assieme alle vetture, si potrebbe prenotare in anticipo uno stallo in un parcheggio della città di arrivo, ricevere indicazioni sul traffico e aumentare la sicurezza.
Per incrementare una mobilità smart e raggiungere alti obiettivi, la città dovrà dotarsi di una forte infrastrutturazione anche ad esempio per creare una rete di punti di ricarica necessaria allo sviluppo della mobilità green.
Per questo noi siamo convinti che per ridurre le emissioni nei prossimi anni più che concentrarsi a chiudere qualche via ai veicoli privati, sarà necessario dedicare tempo e risorse a pianificare e realizzare infrastrutture necessarie alla rivoluzione green, già in atto nel settore della mobilità.
MOBILITÀ DEL PRESENTE
Per quanto riguarda gli aspetti legati alla mobilità nella Merano di oggi, questi sono i temi più contingenti.
Circonvallazione nord-ovest
Il tema dominante è la circonvallazione nord-ovest ed i suoi effetti su tutta laviabilità cittadina. Sappiamo tutti che i lavori sono finalmente partiti e che avanzano speditamente, è quindi indispensabile e urgente cominciare a pianificare tutti i provvedimenti da prendere considerando la futura presenza di questa arteria.
Si è sempre ritenuto che se il collegamento con la Val Passiria doveva essere realizzato, questo non avrebbe dovuto andare a scapito della città di Merano e dei suoi abitanti.
La realizzazione della circonvallazione influirà significativamente sulla viabilità urbana ed extraurbana. Gli studi hanno però evidenziato che, in assenza di adeguati interventi correttivi, questa arteria potrebbe avere anche effetti negativi. Riteniamo quindi necessario prendere tempestivi provvedimenti al fine di ottimizzare gli effetti di questa nuova opera.
Piano Urbanistico del Traffico
Tema molto importante è quello del PUT recentemente approvato, ma poi sospeso dal TAR. A nostro avviso gli interventi da esso previsti e già attivati hanno soltantonotevolmente incrementato i problemi di viabilità, anziché risolverli. Fortunatamente gran parte delle misure previste dal nuovo PUT voluto dall’allora sindaco, benché già programmate, non sono ancora state attuate e ci impegneremo da subito affinché non vengano mai attivate. Ad esempio, intendiamo bloccare il nuovo semaforo previsto davanti alla Stazione ferroviaria, che nelle ore di punta provocherebbe sicuramente un grave rallentamento del traffico in uscita dal tunnel. È inoltre nostra priorità togliere la zona ZTL in via O. Huber, nonché il senso unico di via Laurin, oltre alla prevista inversione del senso unico di via Alpini. Iniziative, queste, che andrebbero a provocare il caos in tutta la zona in quanto le automobili che si troveranno nel rione musicisti ed aree limitrofe dovranno passare per il nuovo semaforo della stazione o uscire in fondo a via IV novembre, con evidenti problemi nelle ore di punta e nei giorni di mercato. La soluzione, prospettata nell’attuale PUT, per i problemi che ne deriverebbero è quella di far sparire il mercato. Cosa che a noi non pare certo una soluzione. Un’altra discussa e contestata proposta assolutamente da fermare è la serie di semafori che il PUT prevede che vengano installati lungo via Schaffer e via Dante, per far transitarel’autobus che collegherebbe Maia Alta a Maia Bassa. Questi semafori andrebbero a sclerotizzare ulteriormente il traffico, bloccando il passaggio degli autoveicoli, con conseguente creazione di code e aumento dell’inquinamento.
La lotta ai cittadini automobilisti è evidente nell’intenzione di alzare i prezzi dei Bluepark orari a 2,5€/h e raddoppiare quello degli abbonamenti dei residenti andando poi a toglierne molti.
Noi riteniamo invece sia necessario razionalizzare gli stalli e i prezzi dei parcheggi Bluepark in funzione delle aree, ma senza penalizzazioniper chi ha necessità di andare in centroper commissioni e acquisti.
Per tutti questi motivi, crediamo pertanto che sarà urgente procedere non appena possibile con la redazione di un nuovo PUT, che risolva i problemi evidenziati e cominci anche a pianificare la viabilità in prospettiva della realizzazione del tunnel sotto Monte Benedetto.
Parcheggio di attestazione della stazione
Crediamo inoltre che sia indispensabile procedere speditamente per realizzare un parcheggio in zona Stazione di dimensioni adeguate alle esigenze di una città turistica che vuole fermare i turisti
in entrata in città. Il Comune ha acquisito l’area da alcuni anni, ma nella scorsa legislatura non ha mosso alcun passo verso la realizzazione di questa necessaria e importante opera.
Nuove infrastrutture viarie e revisioni
– Vogliamo che vengano realizzate al più presto le infrastrutture necessarie che sono ferme, come già detto il tunnel sotto monte Benedetto, ma anche altre strade che stanno diventando sempre più necessarie.
– Inoltre con il tunnel sarà subito evidente la necessità di realizzare un collegamento (sempre in tunnel) tra la strada che scende da Scena e l’uscita del tunnel vicino al Passirio sotto Tirolo, come indicato anche sul Masterplan, e noi siamo pronti per questo.
– Nelle zone in cui lo sviluppo residenziale è stato relativamente recente (zona artigianale di Maia Bassa, rione S. Vigilio, Maia Alta, Sinigo, zona di via Wolf, via Laurin, via Verdi) dovranno essere poste le basi per rivedere la viabilità, che nel corso del tempo non sempre è stata adeguata rispetto ad una edificazione sempre più fitta.
Nuovi viali alberati
Avrà poi certamente un forte impatto l’idea, che con forza vogliamo portare avanti nella prossima legislatura, di realizzare nuovi viali alberati.
Questo sarà possibile solo in quelle strade che hanno una dimensione sufficiente, e per le quali le modifiche alla viabilità avranno un impatto sostenibile (come ad esempio la via Roma nel tratto compreso tra via Trogmann e via Petrarca). Questo obiettivo darà certamente un nuovo accattivate aspetto ad alcune parti della città, consentirà di riqualificare intere zone e darà una nuova qualità di vita agli abitati delle strade interessate e non solo.
Altra strada su cui intendiamo intervenire è l’asse che dalla stazione porta verso i portici transitando per via Mainardo fino a Piazza del Grano. Intendiamo pensare a questa strada come ad un percorso pedonale preferenziale per l’accesso dall’esterno verso il centro storico, che accolga i turisti in stazione per accompagnarli fino in centro storico. A tale obiettivo dovrà adeguarsi la viabilità, che senza precludere il passaggio veicolare, dovrà comunque dare la precedenza a pedoni e ciclisti.
Nuova stazione ferroviaria a Sinigo
In collaborazione con l’Amministrazione provinciale, si vuole introdurre una nuova stazione a Sinigo che permetta l’utilizzo della linea ferroviaria in senso metropolitano (S-Bahn). Andrà pertanto definita con esattezza l’area da utilizzare, e procedere a pianificare i collegamenti viari necessari per raggiungerla.
Piste ciclabili
Un obiettivo strategico da tenere in primaria considerazione sarà lo sviluppo del piano della rete cittadina di piste ciclabili, da attuare e concretizzare in base al Masterplan verificandone la attuabilità con adeguati monitoraggi sulla parte di rete già attivata. Quindi riqualificazione e monitoraggio costante della rete di piste ciclabili esistenti e di quella da ancora da attivare.
Regolamentazione dell’utilizzo dei mezzi elettrici
Segnaliamo infine la necessità di regolare al meglio l’utilizzo tutti i nuovi mezzi personali elettrici quali monopattini, bici elettriche e simili, che stanno diventando sempre più pericolosi per i pedoni, ma anche per chi li guida.
URBANISTICA
Crediamo fortemente in uno sviluppo sostenibile, anche nell’interesse delle generazioni future. E per questo poniamo particolare attenzione alla tutela ambientale e paesaggistica e alle problematiche legate alla gestione del territorio
Questi sono i principi che ci guidano nel pensare la Merano del futuro. Riteniamo che a Merano ci siano oggi molte aree da recuperare e che quindi la città non necessiti di grandi espansioni. Tuteliamo e recuperiamo il patrimonio che già abbiamo!
Nuovi viali alberati
In tal senso intendiamo pianificare la realizzazione di nuovi viali alberati. Viviamo in una città già certamente verde, con la presenza di oltre 6.000 alberi pubblici. Molte piante negl’ultimi anni sono state abbattute e intendiamo presto sostituirle. Vogliamo quindi, ove possibile, riqualificare alcune strade, ristrutturandone le sedi stradali e mettendo a dimora nuove piante, alberi e fiori. Pensiamo infatti ad esempio che rendendo a senso unico la via Roma (da via Parrocchia a via Petrarca) vi sia lo spazio per un nuovo assetto della strada, che mantenga il traffico veicolare in salita verso il centro e conceda spazio a due piste ciclabili in entrambe le direzioni e ad un nuovo passaggio pedonale, con piantumazione di nuovi alberi. Questo intervento consentirebbe una totale riqualificazione della strada, con una migliore vivibilità non solo per i residenti sulla strada stessa, ma per tutti i cittadini.
Falda di Sinigo
Prima di pensare ad iniziative di sviluppo della città, bisogna vigilare e operare affinché il nostro territorio sia sempre tenuto in sicurezza. Per tale motivo crediamo fortemente che priorità assoluta vada certamente data alla soluzione del problema dell’innalzamento della falda a Sinigo. Siamo perfettamente consapevoli della complessità di questo problema che da anni preoccupa moltissimo gli abitanti di Sinigo e del fatto che si potrà risolvere solo con misure importanti ed onerose. Proprio per questo dovremo fin da subito metterci al lavoro per coordinare i diversi attori, con in testa la Provincia, che insieme dovranno contribuire alla soluzione del problema. Si tratterà di un investimento importante, cui va però data priorità assoluta.
Nuovo PSCTP (ex PUC)
A livello urbanistico, dopo l’approvazione finale del Masterplan, riteniamo che sia necessario procederealla revisione del PSCTP(ex PUC). Così come abbiamo fatto per la stesura del Masterplan, allo stesso modo daremo il nostro contributo alla stesura del nuovo PSCTP.
Le problematiche e le aree da riqualificare sono state individuate con chiarezza. Si parla, tra queste, in particolare delle zone a ovest della città ed in particolare della zona stazione e dell’area caserme.
Vi sono aree importanti che in futuro daranno una nuova configurazione urbanistica alla città e che devono fare riferimento alle indicazioni date dal sopracitato strumento urbanistico al fine di ottenere una conformazione complessiva organica ed omogenea. Possiamo partire dal centro storico dove auspichiamo una revisione dei piani di recupero già in vigore, in funzione di un maggior utilizzo residenziale. Per raggiungere questo obiettivo una particolare analisi urbanistica dovrà riguardare tutta questa zona.
Per ciò che concerne l’areale della stazione di Merano, sappiamo che quest’area è fortemente influenzata dalla realizzazione della circonvallazione: quale punto di accesso principale alla città si candida quindi a diventare nodo intermodale urbano di primaria importanza. La sua vocazione dovrà essere valorizzata ulteriormente con la costruzione delcentro intermodale di servizio (stazione ferroviaria, parcheggio interrato, stazione bus, noleggio e parcheggio bici, kiss & ride ecc.). In particolare si dovranno creare le condizioni urbanistiche affinché sia recuperata e valorizzata tutta quest’area. Essa dovrà diventare una vera e propria porta d’accesso alla città con un sistema integrato di parcheggi di attestamento, con interscambio fra mezzi di trasporto pubblici e privati e percorsi pedonali e ciclabili.
Il parcheggio ha inoltre anche lo scopo di risolvere le fasi di emergenza, decongestionando la viabilità interna.
Di pari passo dovremo poi rivedere i percorsi di accesso dall’esterno verso il centro storico. E per questo pensiamo che vada riqualificata tutta la zona davanti alla Stazione, la via Mainardo e piazza del Grano, per creare un percorso pedonale attrattivo, che possa diventare il naturale accesso al centro della città. Andrà pertanto fatto un importante investimento per rifare le sedi stradali, l’arredo urbano, pensando anche di creare un viale completamente alberato.
Risulta quindi di primaria importanza che il futuro PSCTP sia uno strumento capace di riqualificare tutto l’areale della stazione e che consenta la gestione organica pianificata di tutti gli interventi, sia di mobilità che di riordino urbanistico, contestualmente alla realizzazione della nuova circonvallazione. Una particolare attenzione dovrà essere data alla viabilità urbana dell’area e alle connessioni con i quartieri limitrofi senza eccedere con ipotesi pedonali in un’area di scambio.
Data la sua collocazione e funzione riteniamo opportuno realizzare in quest’area nuovi spazi di servizio utili sia all’intero Burgraviato che naturalmente alla città, sempre rispettando un equilibrato rapporto fra costruito e spazi verdi.
Areale delle Caserme
L’altra area di interesse strategico è l’areale delle caserme dove si prevede una pianificazione che porti ad una progettazione omogenea, con strutture pubbliche e del tempo libero che potrebbero trovarvi collocazione; tali strutture devono essere realizzate nel rispetto del territorio, promuovendo l’uso delle nuove tecnologie energetico-ambientali.
In questo prossimo periodo di Amministrazione dobbiamo iniziare a pianificare tutti gli interventi futuri su quest’area, con obiettivo di avere uno sviluppo armonico e pianificato per intero. Data l’importanza strategica di questa enorme area per lo sviluppo della città, la pianificazione dovrà essere prevista con modalità di partecipazione aperta e attiva con il coinvolgimento sia di esperti che della popolazione stessa.
In questa direzione vogliamo pensare ad un quartiere all’avanguardia realizzato secondo i criteri della bio-architettura e del risparmio energetico. Un quartiere modello, che si configuri come esempio di sostenibilità.
A nostro avviso è auspicabile anche il recupero di qualche edificio storicamente più rappresentativo, al fine di non perdere la memoria storica di questo sito.
L’area avrà nuovi spazi verdi, parchi, piazze e comunque un rapporto equilibrato tra verde ed edificato e dovrà diventare un elemento fondamentale di unione urbana tra le varie zone di Maia Bassa, che oggi appaiono tasselli di un mosaico disperso e disomogeneo (piazza San Vigilio, zona artigianale Maia Bassa, fascia di via Adige) e il resto della città.
Nell’area delle caserme potrebbero inoltre trovare spazio aree per l’edilizia agevolata, per l’edilizia sociale e per il ceto medio. A questo riguardo si rende però indispensabile una riflessione sulle percentuali di utilizzo delle aree per l’edilizia libera e vincolata. Inoltre, considerate le attuali carenze devono essere previste strutture per bambini e per anziani, spazi per i giovani, quali ad esempio luoghi per concerti dal vivo e feste da tenersi anche all’aperto. Data la grande dimensione dell’area da recuperare, sarà inoltre possibile pianificare anche spazi per le imprese (nella parte adiacente alla zona artigianale), oltre a pensare di prevedere spazi da dedicare alla ricerca e all’innovazione, soprattutto in considerazione della prossima costruzione della nuova sede di Alperia. In tale ottica sarà necessario dialogare con la Provincia, e poter immaginare di portare nell’area attività di ricerca e sviluppo magari proprio legate alle energie rinnovabili.
Infine, resta per noi forte l’idea di realizzare strutture ricreative e sportive. In tal senso in particolare per noi resta forte l’obiettivo di proporre alla provincia di realizzare in quest’area il Centro sportivo provinciale, una cittadella dello sport che potrebbe essere facilmente realizzata andando a recuperare parte delle strutture esistenti.
Ippodromo
L’areale delle caserme dovrà inoltre rapportarsi al recupero dell’ippodromo, in una sorta di connessione parallela. Un recupero non esclusivamente legato al mondo dell’ippica ma funzionale anche alle esigenze della città e del turismo. Lo stesso Ippodromo dovrà poi avere una migliore connessione di mobilità dolce (pedo-ciclabile) con il centro e con le Terme.
Questa area (Caserme, Ippodromo) dovrà essere riconnessa alla viabilità principale (ad esempio con via Roma), ma anche alla viabilità extraurbana, con adeguate strutture viarie. In particolare, come riportato anche nel Masterplan, sarà opportuno pensare ad una più efficiente connessione con la MeBo.
In questa area, come anche in quella della stazione, potranno essere spostate funzioni pubbliche attualmente ubicate in zone di alto valore commerciale, ma meno connesse con l’esterno. In tal modo si andrebbero a recuperare risorse importanti per la comunità.
Quartieri fuori dal centro cittadino
Intendiamo inoltre attivare programmi di riqualificazione urbana di alcuni quartieri, attraverso un miglioramento dell’accessibilità, nonché attraverso la creazione, ove non ancora presenti, di vere e proprie piazze al loro interno, lavorando quindi sugli arredi urbani (pavimentazioni e illuminazioni) e sul verde e rendendoli più sicuri attraverso sistemi di videosorveglianza. Vogliamo rendere più vitali queste aree della città, anche sostenendo la rinascita di negozi di vicinato e le attività delle associazioni, incentivando quindi anche le iniziative sociali rivolte a progetti di aggregazione.
AMBIENTE
Partendo dal presupposto che la Civica per Merano si riconosce pienamente nell’agenda 2030 dell’ONU per uno sviluppo sostenibile, ci sarà una particolare attenzione ai temi ambientali.
Patto dei Sindaci
Con l’adesione del Comune di Merano al Patto dei Sindaci, decisa nel 2012 mentre eravamo al governo dell’Amministrazione, si è già sviluppata molta attività in termini di tutela ambientale. Prima c’è stata l’istituzione della figura dell’energy manager all’interno dell’organizzazione comunale, poi la creazione di un’unità speciale dedicata alla lotta ai cambiamenti climatici e via via si sono sviluppate ulteriori competenze che, non solo non si dovranno in alcun modo abbandonare, ma anzi dovranno essere rafforzate. Vi sarà quindi sempre molta attenzione affinché tutte le iniziative del Comune siano sempre attente ai risvolti che ogni singolo intervento ha sul bilancio ambientale.
Acqua e acquedotto
Grande attenzione continuerà ad essere posta all’acqua, bene di tutti, non suscettibile di speculazioni di alcun tipo. Va ribadito che l’acqua è un bene comune essenziale e insostituibile per la vita. La disponibilità e l’accesso all’acqua costituiscono diritti inviolabili e inalienabili della persona, diritti universali non assoggettabili a ragioni di mercato. L’acqua meranese ha un’ottima qualità, grazie anche alla gestione dell’Azienda Servizi Municipalizzati, che ne garantisce un consumo razionale. Così dovrà essere anche in futuro. Si dovrà quindi proseguire nel risanamento delle condutture dell’acqua potabile.
Risparmio energetico e fonti di energia rinnovabile
L’Amministrazione dovrà puntare molto sul tema del risparmio energetico. L’adesione al patto dei sindaci, recentemente trasformato nel “Piano per l’Energia sostenibile e il Clima”, ha portato l’Amministrazione comunale a farsi carico di impegni che dovranno assolutamente essere mantenuti e onorati. Bisognerà pertanto mettere in atto quanto previsto in questi piani, senza perdere mai di vista gli obiettivi previsti.
Le fonti rinnovabili di produzione energetica stanno raggiungendo livelli di efficienza accettabili e sono sempre più alla portata dei singoli cittadini. L’Amministrazione dovrà attuare politiche che consentano anche ai privati cittadini di accedere in modo agevole a tali fonti energetiche, mettendo a disposizione studi specialistici di settore e mettendo in comunicazione aziende e cittadini. L’Amministrazione si dovrà impegnare in un programma di graduale incremento di installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici di sua proprietà, sfruttando gli incentivi a livello provinciale, statale ed europeo.
La qualità dell’aria è migliorata negli ultimi anni per quanto riguarda la presenza di polveri sottili, ma è assolutamente necessario non abbassare la guardia. Vanno portati avanti programmi graduali di riduzione del parco-autovetture circolante, favorendo la mobilità alternativa. Le politiche della mobilità dovranno portare inprimo piano la bicicletta ed il mezzo pubblico quali mezzi preferenziali di spostamento in città. Il servizio di noleggio gratuito del Comune, già apprezzato, andrà ulteriormente potenziato anche grazie ai progetti sperimentali che potranno essere realizzati con reperimento di importanti risorse provenienti da bandi europei.
Altro settore in cui l’Amministrazione può incidere direttamente è quello degli acquisti verdi. Il Comune deve quindi porre particolare attenzione alle forniture di cui esso necessita(apparecchiature elettroniche, alimentari, prodotti per pulizia, carta ecc.), affinché queste rispettino particolari requisiti di rispetto dell’ambiente (es. produzioni eco sostenibili,prodotti privi di sostanze tossiche, prodotti non geneticamente modificati).
Aree verdi
Vanno realizzate le aree verdi già previste dall’attuale Piano Urbanistico, ma che ancora non sono state realizzate (come ad esempio l’area in piazza San Vigilio) e bisogna indentificarne altre. La loro realizzazione dovrà essere curata in modo da rispettare i diritti dei bambini, dei disabili e dei genitori.
In tal senso, dovranno anche essere pensate e realizzate ulteriori nuove aree cani. Quelle esistenti, che dovranno continuare ad essere curate adeguatamente, non sono sufficienti per il numero di cani presenti all’interno della nostra città. E sarà quindi molto importante dedicare gli spazi necessari a questo scopo. A tale scopo abbiamo già individuato almeno 5 aree in diverse zone della città, su cui potranno essere realizzate nuove aree per cani, in tempi rapidi e con costi molto contenuti.
Rifiuti
Ci sarà sicuramente molto lavoro da fare in tema di rifiuti. Bisognerà quindi trovare con la nostra Azienda Municipalizzata una nuova progettualità affinché si vada a rivedere il sistema di raccolta ad oggi esistente. Avendo pur sempre l’obiettivo di migliorare la pulizia e il sistema di raccolta nella nostra città, va detto che molto fino ad oggi è stato fatto. Intendiamo però incrementare sensibilmente i dati riferibili alla raccolta differenziata, che in alcuni settori sono ad oggi decisamente migliorabili. In tal senso ad esempio sicuramente bisognerà trovare il modo di introdurre una nuova modalità di raccolta dell’umido, così come dovrà essere migliorato il sistema di raccolta del cartone e della plastica. Soprattutto in tema di plastica andranno valutati installazioni di compattatori per raccogliere tale materiale.
Dovrà finalmente essere portato a realizzazione nel più breve tempo possibile il nuovo centro di riciclaggio presso la zona “ex-Bosin”, in modo da avvicinare questo servizio alla città.
Andrà poi implementata una nuova campagna di informazione e sensibilizzazione che sia capillare ed efficace. Vi sono infatti cittadini che non si comportano correttamente, anche perché non sono realmente informati sul sistema di raccolta, sulla tariffazione e sulle possibilità di conferimento dei materiali riciclabili. Se sarà possibile, studieremo un sistema premiale per coloro che si comportano in modo virtuoso, in modo da incentivare e motivare i comportamenti corretti.
Ma come detto, migliorata ed incentivata la raccolta differenziata, bisognerà tuttavia proseguire senza alcun timore nell’andare a reprimere il vergognoso fenomeno del “sacchetto selvaggio”. Andranno quindi attivate delle attività di monitoraggio e sanzionamento. A tal fine proporremo che vi sia un consistente aumento sia dei controlli che degli importi delle sanzioni.
Per svolgere tutto questo, sarà comunque necessario dare ad ASM tutti gli strumenti necessari a raggiungere questi obiettivi.
MERANO LUOGO SICURO
La sicurezza in città è un tema che va affrontato con urgenza e determinazione. Vivere e percepirsi al sicuro nelle strade, nei parchi e nelle proprie case, senza sentirsi in pericolo o minacciati, è un diritto inviolabile.
Dai fenomeni di inciviltà urbana alla microcriminalità
Oltre a fenomeni di microcriminalità, quali aggressioni, furti e spaccio, cui Merano negli ultimi tempi sta assistendo con crescente preoccupazione anche in zone centralissime della città, ci sono altri fenomeni minori che possono comunque aumentare il senso di insicurezza dei cittadini e che non vanno assolutamente ignorati né sottovalutati, specie in questi ultimi tempi contrassegnati da frequenti episodi, vissuti dalla cittadinanza con profondo allarme e timore.
La sicurezza urbana, infatti, comprende come ambiti di intervento anche alcuni fenomeni non criminali, o al confine di comportamenti illegali, che possono comunque influenzare la percezione della sicurezza nelle città. Un esempio sono le cosiddette “inciviltà”, concetto utilizzato per racchiudere entro una stessa definizione azioni diverse quali imbrattare muri, compiere atti di vandalismo contro arredi urbani, disturbare la quiete pubblica con schiamazzi notturni, eccetera. Un altro esempio è il degrado urbano e/o sociale, che chiama in causa anch’esso fenomeni molto diversi, dall’incuria degli spazi verdi al consumo di droghe o bevande alcoliche in luogo pubblico, dalla prostituzione per strada all’accattonaggio molesto.
Il nostro obiettivo è realizzare un sistema integrato di sicurezza urbana, affinché la percezione della sicurezza sia diffusa nella comunità intera. Tale sistema integrato deve essere in grado di coniugare prevenzione e mediazione dei conflitti con controllo e repressione, laddove si rivelasse indispensabile.
Potenziamo la prevenzione
Prioritario è il controllo sociale preventivo, che si può esercitare in varie forme e che privilegia interventi, azioni e buone pratiche (parliamo quindi di strumenti non coercitivi) per garantire qualità della vita e coesione sociale, privilegiando la collaborazione tra istituzioni e cittadini stessi. Intendiamo, quindi, intervenire per migliorare la qualità di vita a livello sociale, ambientale e urbano:
– investimenti per il potenziamento della videosorveglianza;
– implementazione e ottimizzazione dell’illuminazione di parchi e strade;
– rivitalizzazione dei parchi e di tutte quelle aree della città meno frequentate e vitali. Particolare attenzione ed investimenti vanno riservati ai quartieri più periferici, ad esempio con interventi mirati a dare destinazione ai tanti locali commerciali sfitti, occupandoli con attività di start-up o di artigianato bianco (ossia quelle attività artigianali che non generano rumori eccessivi o inquinamento). Lo scopo è quello di riqualificare i quartieri meno centrali, creando luoghi atti ad attrarre i cittadini del centro. In questa logica si vuole dotare i quartieri più periferici di servizi e offerta commerciale e culturale allo scopo di renderli più vitali e attrattivi anche per il resto della città, garantendo quindi un miglioramento della qualità di vita al loro interno.
– implementazione e monitoraggio dei progetti rivolti ai giovani, con particolare attenzione alle periferie, attraverso un confronto costante e costruttivo con le associazioni e i centri giovanili;
– implementazione e monitoraggio costante dei progetti finalizzati all’integrazione e all’inclusione dei migranti e dei rifugiati.
Sigliamo un patto per la sicurezza
È indispensabile, inoltre, compiere i necessari passi in avanti che consentano a tutti gli attori istituzionali coinvolti nel processo di garanzia della sicurezza, di svolgere non solo la propria parte, ma di concorrere a rafforzare lo spirito di collaborazione.
L’Amministrazione comunale dovrà avere più peso e determinazione nel coinvolgere Commissariato del Governo e Forze dell’Ordine, affinché migliorino e si intensifichino i controlli sul territorio urbano, intervenendo ogni qual volta si renda necessario.
Il ruolo della Polizia Locale
La sua funzione così multiforme fa della Polizia Locale il primo regolatore sociale per affermare il rispetto delle regole e la corretta convivenza. Un’importante risorsa, che può rendere più efficace l’opera di presidio e controllo del territorio. La Polizia Locale dovrà ricoprire, sempre più, un ruolo fondamentale di promozione di interventi finalizzati al miglioramento della percezione della sicurezza e alla riduzione del fenomeno della microcriminalità (furti, danneggiamenti, disturbo della quiete pubblica).
Intendiamo quindi intervenire sulla sua struttura organizzativa per qualificarne ulteriormente le competenze e le funzioni in un’ottica di maggiore rispondenza al raggiungimento degli obiettivi, delineando compiutamente i diversi profili di responsabilità, l’organizzazione dei servizi, le competenze, al fine di migliorare gli standard di servizio, impiegando in modo più efficiente le risorse.
Collaborazione e sinergie tra Sindaco e Forze dell’Ordine
Per la realizzazione di una migliore collaborazione ed un dialogo più efficace tra l’Amministrazione comunale e le Forze dell’Ordine, intendiamo prevedere servizi straordinari congiunti con Polizia di Stato, Comando dei Carabinieri e Guardia di Finanza, al fine di ottenere una capillare presenza sul territorio. È ovviamente indispensabile, per riuscire in questo intento, stringere con esse e con il Commissariato del Governo un rapporto di collaborazione più stretto, con un confronto costante e assiduo.
SPORT E TEMPO LIBERO
La Civica per Merano ha sempre avuto tra le sue priorità il sostegno a tutto il mondo dello sport, perché sport è salute, benessere psico-emotivo, socialità ed educazione alla vita.
L’obiettivo finale degli interventi nel campo dello sport deve essere quello di permettere e favorire una più agevole ed ampia fruibilità delle strutture esistenti sul territorio da parte della popolazione residente e degli ospiti, per ogni fascia di età.
SPORT
Associazioni sportive
Il nostro sostegno sarà sempre rivolto alle tante associazioni attive nelle varie discipline, con particolare attenzione a chi opera nei vari settori giovanili, svolgendo meritoria attività con valenza non solo sportiva ma anche sociale e che quindi, a maggior ragione, deve essere adeguatamente sostenuto e incentivato.
In questo particolare periodo, con gli effetti della pandemia che molto si sono fatti sentire anche in questo settore, siamo pronti a riportare lo Sport tra le priorità dell’agenda di governo del Comune per far tornare il più presto possibile i tanti bambini e ragazzi a svolgere una sana e irrinunciabile attività sportiva.
È nostra intenzione quindi mantenere le attuali tariffe agevolate, in modo da poter consentire a tutti di praticare sport negli impianti gestititi, direttamente o indirettamente, dal Comune, senza dover affrontare costi troppo impegnativi.
Meranarena
In merito alla gestione degli impianti, riteniamo che il modello della società in-house rappresenti il modo più efficiente per mantenere l’attuale elevata qualità del servizio agli utenti. Continueremo pertanto a sostenere Meranarena, mettendole a disposizione le necessarie risorse affinché possa continuare a svolgere al meglio il suo compito di gestire gli impianti sportivi meranesi. Riteniamo inoltre che, in futuro, le possano essere affidati in gestione ulteriori strutture, quali ad esempio il campo sportivo Combi.
Palazzetto dello Sport
L’offerta in tema di impianti sportivi è oggi certamente già molto ampia e supportata da elevati standard qualitativi. Ma se per diverse discipline all’aperto (calcio, atletica, nuoto, tennis, equitazione, ecc.) e per alcune al coperto (hockey ghiaccio, pattinaggio, pallamano) molto si è fatto, alcuni nodi restano ancora da sciogliere. La maggiore criticità a nostro avviso è attualmente rappresentata dalla mancanza di un Palazzetto dello Sport, struttura, questa, che a Merano manca da sempre. Lavorando sui rapporti tra Coni e Provincia, si potrebbe aprire la strada verso la realizzazione di questo importante progetto: una struttura che atleti ed appassionati di discipline quali calcio a 5, volley, basket, pallamano e altre, attendono da sempre. L’impianto dovrà essere polifunzionale, affinché possa ospitare eventuali manifestazioni anche di altra natura e dovrà avere una dimensione media, con una capienza di 2.000/2.500 spettatori. Riteniamo che l’area più idonea potrebbe essere quella dell’attuale Palamainardo o, in alternativa l’area dietro il Bar Bersaglio (tra via Lido e via Bersaglio). La realizzazione del Palazzetto dello Sport consentirebbe di risolvere contestualmente la seconda maggiore criticità sofferta dalle nostre società sportive: avere spazi adeguati per le sedi associative. In una nuova struttura sarebbero certamente ricavabili spazi a questo scopo, oltre ai necessari magazzini e ad alcuni spazi comuni da destinare a riunioni, incontri e conferenze specifiche.
Lido di Merano
Restando in tema di impiantistica sportiva, riteniamo che debba essere finalmente realizzato l’ampliamento del Lido. Dopo il successo nella realizzazione del nuovo Lido nel 2015, questa struttura, tanto amata dai meranesi, necessita ora di spazi adeguati. Il Comune ha acquisito, almeno tre anni fa, un’importante area confinante a sud con l’attuale struttura, ed è ora che vengano realizzate le opere per rendere questo spazio finalmente usufruibile, inserendo le attività complementari previste (ad es. campi da gioco, spazi verdi da utilizzare come solarium, eccetera).
Ippodromo
Nell’immediato futuro dobbiamo inoltre sostenere l’ulteriorevalorizzazione ed utilizzo dell’ippodromo. A questo proposito, dopo lo straordinario successo che la Merano Galoppo ha ottenuto in questi anni, proponiamo che la struttura venga aperta alla cittadinanza anche in altri periodi dell’anno e per attività non necessariamente legate al mondo dell’ippica. Il Comune di Merano dovrà impegnarsi per concludere con la Provincia un accordo per realizzare un piano di finanziamento e rilancio dell’intero areale ippico (Borgo Andreina compreso).
Parchi pubblici
Riteniamo inoltre importante non sottovalutare l’offerta di parchi pubblici di cui disponiamo, che devono però essere sfruttati meglio, anche ad esempio, per il benessere dei cittadini. I parchi pubblici devono essere attrezzati in modo da poter essere utilizzati anche per favorire l’attività motoria all’aperto, in completa autonomia. L’obiettivo deve essere quello di renderli ancora più attrattivi, conferendo loro una maggiore vitalità. A tale scopo si dovrà prevedere al loro interno degli appositi spazi che dovranno essere attrezzati con attrezzatura per Outdoor Fitness. Nelle zone più critiche è necessario un costante controllo del rispetto delle regole.
Altre strutture per lo sport e il tempo libero
Segnaliamo inoltre la necessità di investire anche in strutture non ancora presenti all’interno del nostro territorio comunale quali campi da Beach-Volley, strutture queste che bene potrebbe integrarsi con altri progetti (vedi il progetto di avere un’area ludico-ricreativa con più funzioni, così come già esiste in altri comuni limitrofi; ad esempio con nuovo campo da minigolf ed una grande area giochi per bambini.
Si potrebbe anche pensare alla realizzazione di nuovi campi da Padel, uno sport emergente che potrebbe arricchire l’offerta del nostro splendido centro tennis.
Centro Sportivo Provinciale
Infine, parliamo di quello che riteniamo essere un sogno ma non certo un’utopia: la realizzazione del Centro Sportivo Provinciale, che Provincia e Coni sono da tempo interessate a realizzare. Noi abbiamo individuato nell’ex areale delle Caserme il luogo ideale ove far sorgere il polo sportivo del futuro. In quest’area, infatti, già esiste una parte delle strutture richieste, quali lo spazio per due campi da calcio, una palestra di grandi dimensioni, e lo spazio per altre strutture non manca di certo. È fondamentale che questa nuova struttura preveda anche un’ampia foresteria, destinata ad accogliere atleti e manifestazioni di livello internazionale e che si potrebbe ricavare da una delle palazzine già esistenti ed ancora in buono stato di conservazione. La strada è sicuramente ancora lunga, ma il nostro impegno in tal senso è di percorrerla fino in fondo.
PARCHI GIOCHI
Fino al 2015 si era sempre investito molto in questo settore, fondamentale per il gioco e l’attività ricreativa e sociale dei nostri ragazzi. Riteniamo si debba re-intraprendere quel percorso virtuoso che avevamo iniziato e tornare ad investire in questo settore. Pensiamo che i nostri bimbi e ragazzi abbiano grande necessità di aree gioco all’aperto, attraenti ed adeguate. Nella prossima legislatura daremo quindi massima priorità a questo obiettivo e, per recuperare il terreno perso negli ultimi cinque anni, ci impegneremo a ristrutturare completamente un parco ogni anno.
Parco del quartiere San Vigilio
Priorità assoluta all’ampliamento del Parco di Piazza San Viglio, da troppo tempo atteso. Dovrà pertanto essere acquisita quanto prima l’area necessaria al suo ampliamento eprocedere poi velocemente con la ristrutturazione del parco esistente realizzando un unico grande parco.
Area ludico ricreativa inter-generazionale
Abbiamo inoltre un altro grande sogno, ossia la realizzazione di un’area ludico ricreativa intergenerazionale, che possa interfacciarsi con un pubblico variegato ed eterogeneo e che possa rispondere a molteplici esigenze, sostenibile sia dal punto di vista della progettazione e dei materiali, che finanziariamente. Vorremmo creare un parco giochi, differenziato per fasce di età, riportare insieme nello stesso luogo finalmente anche il minigolf e creare dei campi da beach volley. L’area dovrà essere dotata di servizi igienici, indispensabili per il mantenimento della pulizia e del decoro. Riteniamo che una simile struttura debba essere gestita da un’attività economica, includendo tra i possibili gestori associazioni o cooperative. Il desiderio sarebbe quello di trovare un’area che non sia per forza centrale, ma comunque facilmente raggiungibile in bici o a piedi.
Due sono le aree che a nostro avviso potrebbero essere idonee ad ospitare questo tipo di struttura: il vecchio laghetto di pesca sportiva di Sinigo, diventato un ricettacolo di zanzare e degrado e per il quale comunque andrà trovata un’idea di utilizzo alternativa all’attuale (soprattutto ora dopo che da tempo non si trova un gestore che possa mantenere attiva l’area), oppure in alternativa l’area di Lazago.
Parco giochi indoor
Abbiamo infine un’idea che sappiamo non essere semplice da realizzare, ma per la quale proprio per questo ci impegneremo ancor di più: la realizzazione di un parco giochi indoor, per poter dare ai nostri bimbi la possibilità di giocare insieme, anche in caso di maltempo o in inverno.
Presenza di educatori nei parchi giochi
Siamo convinti che gli oltre 37 parchi gioco di Merano siano una grande ricchezza, e che le nostre idee consentirebbero di completare un’offerta davvero interessante per bimbi e ragazzi. Ma siamo altresì consapevoli che nella gestione di questi vi siano alcuni aspetti da migliorare. Ed in particolare, soprattutto in alcuni parchi più grandi dove si creano alcune situazioni a volte conflittuali, riteniamo che sia necessario intervenire per garantirne il corretto utilizzo e la possibilità di accesso da parte di tutti, dai bimbi più piccoli ai ragazzi più grandi. Per raggiungere questo obiettivo crediamo sia necessaria la presenza di educatori, che in alcune fasce orarie possano intervenire con adeguati progetti. Intendiamo sviluppare quindi degli accordi con le associazioni che già oggi si occupano di giovani e di gioco, per monitorarne l’utilizzo e gestire attivamente le situazioni più problematiche.
Parkour Park al parco della stazione
Il parco della Stazione, ora già rivalutato rispetto a prima, potrebbe essere maggiormente sfruttato. Una nostra proposta è quella di allestire un Parkour Park (con attrezzatura anche per Street Workout), che possa essere utilizzato dai più giovani per imparare i rudimenti di questa disciplina e dai più esperti per tenersi in allenamento.
MERANO CITTÀ DELLA CULTURA
Merano città plurale e protagonista
Sul piano culturale Merano gode di un prestigio derivante sia dai suoi trascorsi storici che dalla nascita, dalla crescita e dal protagonismo, principalmente negli ultimi trent’anni, di numerosi enti e soggetti culturali pubblici e privati che ne hanno rafforzato il profilo, invertendo un trend che l’aveva talora marginalizzata rispetto ad altre realtà. Molto deve essere ancora attuato e organizzato, tuttavia le indicazioni di un percorso possibile non mancano: ne vanno soprattutto rafforzati i percorsi, individuate con più precisione e coraggio le competenze e le specializzazioni, definite senz’altro le priorità.
Merano è città ove entrambi i principali gruppi linguistici altoatesini giocano un ruolo significativo anche sul piano culturale: abbiamo, qui ed ora, la possibilità e il compito di rafforzarne ulteriormente, anche sul piano culturale, la collaborazione, il sostegno reciproco e solidale, pur nel rispetto di quelle peculiarità e identità che rappresentano un contributo alla diversità, alla pluralità, al fascino di questa terra. A Merano tutti siamo chiamati al complesso e affascinate compito di costruire un laboratorio di convivenza creativa che funga da modello ben oltre il nostro Comune.
La cultura non è intrattenimento; è soprattutto crescita umana. Un ruolo di avanguardia lungimirante deve essere rivestito in tal senso in primis da tutte le istituzioni culturali. La cultura è speranza, voglia di vita, ricerca di verità e di bellezza, aggregazione, condivisione, riflessione e molto altro ancora. Una città misura il proprio benessere anche in base all’offerta culturale e alla qualità di quest’ultima. L’Assessorato comunale alla Cultura deve sempre più affiancare al ruolo diorganizzatore di manifestazioni culturali, utilissimo e necessario, anche quello di coordinatore, stimolo e supporto per iniziative culturali di soggetti terzi. Ciò non solo per ovvi limiti di limitato budget economico, ma soprattutto per allontanare ogni ipotesi di monopolio culturale: nel cantiere della cultura meranese numerosi e diversificati devono essere infatti i soggetti protagonisti. Vanno all’uopo attivati gli “stati generali” della cultura, creati incontri mirati e puntuali proprio nell’ottica di rafforzare l’articolazione, il mosaico dell’offerta culturale e suscitare la più ampia partecipazione dei cittadini.
Creare, rafforzare, stimolare, sostenere la collaborazione tra l’Amministrazione comunale, e in generale le realtà culturali meranesi, con i centri d’eccellenza sia del territorio altoatesino che dei luoghi più distanti. Volgiamo lo sguardo lontano, non limitiamoci a guardare a noi stessi. Attenzione dunque alla realtà in cui si vive e si opera ma al contempo sguardo attento e curioso verso l’altrove. Il programma della Civica è palese: sprovincializzare, interscambiare, seguire un disegno ambizioso di crescita consapevole della città, ricercare con metodo l’apporto di fondi europei a sostegno della cultura.
Vanno rafforzate le sinergie culturali tra la realtà istituzionale meranese, l’Amministrazione provinciale e quella regionale, va incoraggiata la collaborazione con altri Comuni, in modo particolare con realtà urbane come Bolzano, Trento, Bressanone ma non solo, assieme alle quali dare vita ad un “alleanza delle città” sul piano culturale. Operare assieme, creare filiere virtuose e sinergie. E ancora: forte attenzione per la Libera Università di Bolzano ma anche per altre realtà universitarie, non solo d’ambito regionale. Merano deve mirare a divenire centro culturale pulsante, desiderosa di cercare e trovare l’apporto di realtà significative. In tal senso si può e si deve dar vita ad un gruppo di lavoro che valuti le possibilità di una sede universitaria anche in riva al Passirio. Diversi anni fa la città perse questa chance, mentre città persino città più piccole, come Bressanone e Brunico, non se la sono lasciata sfuggire. È dunque venuto il momento di valutare nuovi scenari e nuove possibilità, creando nella nostra realtà un ateneo che abbia attinenza con la
sfaccettata storia di una città significativa, che è stata capoluogo del territorio tirolese. Nell’ambito di una valorizzazione profonda di tutto ciò che in precedenza è stato creato, non si mancherà di collaborare con l’Accademia di Studi italo-tedeschi che rappresenta, anche con la sua sede di notevole prestigio, un arricchimento culturale per tutta la cittadinanza. Altra gemma che da molto tempo dà lustro e prestigio internazionale alla nostra città è il Centro di Ricerca e Studi Poundiani, con il quale si auspica una forte collaborazione.
Archivio Storico
La ricchezza di una città si coglie anche dalla sua capacità di preservare per le generazioni successive il proprio patrimonio documentario. In tal senso deve essere implementato il ruolo dell’Archivio Storico come luogo della memoria di tutti i suoi cittadini, di tutte le realtà meranesi. Deve divenire impegno delle forze politiche garantire la presenza di personale specializzato affinché l’intero fondo venga catalogato e reso fruibile, anche con possibilità di ricercare documenti e foto in entrambe le lingue, come ovvio in una realtà plurilingue e come invece incredibilmente non ancora possibile. È necessario vi operino più archivisti specializzati in modo da consentire un continuo ampliamento del patrimonio, accettando le numerose e possibili donazioni. Una città che affonda le proprie radici nel Medioevo e che oggi conta una popolazione di oltre 40.000 abitanti ha tante storie da narrare, tanti personaggi da ricordare, tanta memoria da raccogliere, condividere e non lasciar cadere nell’oblio. L’Archivio Storico è lo scrigno preposto a tutto ciò: deve essere messo in grado di assolvere al meglio al suo compito fondamentale.
Museo Civico
La nuova sede del Museo Civico a Palazzo Mamming permette finalmente di esporre parte della vasta collezione civica che per molti anni era rimasta celata alla cittadinanza e ai turisti. L’attuale sistemazione e il relativo circuito espositivo non riescono però ancora a raccontare che una piccola parte della storia cittadina – manca buona parte del Novecento, ad esempio – e sono ancora poche le opere d’arte che vi possono essere esposte.
Si intende sostenere l’istituzione museale affinché possa assolvere al meglio al suo ruolo di memoria di tutte le anime della città, dando ad essa una visione sempre più plurale. Il Museo Civico deve soprattutto andare oltre l’esposizione permanente, divenendo uno dei punti qualificanti dell’offerta culturale cittadina e burgraviale, un punto nel quale i cittadini possano scoprire, o riscoprire, la storia dei luoghi in cui operano. Un’offerta dunque non limitata ad appassionati di storia o a una élite, bensì a tutta la cittadinanza, e non da ultimo ai nuovi cittadini. Il Museo di Palazzo Mamming va ulteriormente sviluppato quale luogo in grado di creare affetto e consapevolezza nei confronti della città in cui si vive, premessa essenziale per creare un senso civico diffuso.
Oltre che operare come struttura culturale destinata ai propri concittadini, il Museo deve ambire a rafforzare l’offerta destinata ad un pubblico interregionale e turistico, obiettivo raggiungibile anche, o soprattutto, grazie a mostre di elevata caratura, che facciano riferimento al proprio patrimonio ma anche a quello di altre istituzioni. Facendo squadra innanzitutto con le realtà sviluppatesi a Merano e nel Burgraviato negli ultimi anni e/o ad altre a livello regionale, e assumendo in tale team un ruolo non ancillare, sarà possibile organizzare e far convergere sulla città iniziative espositive di notevole pregnanza, importantissime anche sul piano turistico. Solo un gioco di squadra tra varie realtà ha allo stato attuale chance di riportare in modo continuativo Merano nel novero delle città in grado di offrire esposizioni di rilievo e di caratura nazionale e internazionale. In generale una più spiccata collaborazione sul piano culturale tra Museo Civico, Merano Arte, Touriseum e Giardini di Castel Trauttmansdorff è non solo auspicabile ma anche possibile, non da ultimo al fine di incardinare ancor meglio le due ultime strutture poste a Maia Alta nel circuito culturale cittadino.
Cultura e nuovi cittadini
Merano è una delle realtà sudtirolesi dove maggiore è il tasso di immigrazione, dove maggiore risulta la percentuale di cittadini con background migratorio. Questo fenomeno va colto come opportunità e va operato uno sforzo straordinario onde far partecipare questi gruppi alla vita comunitaria, anche sul piano culturale, favorendo l’apertura ad essi di associazioni e realtà esistenti, mirando ad attività che favoriscano la partecipazione, l’inclusione e l’integrazione responsabile di questi nuovi meranesi. Merano ha bisogno urgente del loro apporto e della loro assunzione di responsabilità. La Consulta per l’integrazione degli stranieri extraeuropei dovrà avere in tal senso, assieme ad altre istituzioni, un ruolo attivo e concreto.
Cultura diffusa e decentrata
Le principali istituzioni culturali meranesi hanno sede nel centro storico e nei suoi immediati dintorni, con poche eccezioni. Pur operando tutte le istituzioni e i poli culturali nell’interesse di ogni singolo cittadino e assicurando a tutti occasioni di socializzazione, un particolare aiuto alla crescita dei quartieri meno centrali può essere garantito anche da una diffusione più capillare e mirata delle offerte culturali. Ciò può avvenire in parte con attività decentrate delle principali istituzioni sia pubbliche che private, in parte con il rafforzamento, in taluni casi la creazione, di una rete culturale decentrata. Azioni culturali promosse – con una chiara consapevolezza di crescita civile – da associazioni, cooperative culturali e dagli stessi comitati di quartiere possono condurre ad una crescita sensibile della qualità della vita anche nei quartieri a più elevata densità residenziale. È auspicabile che l’Amministrazione funga anche qui da stimolo. Va anticipata e, laddove esista, contrastata ogni forma di degrado delle periferie: una più diffusa e capillare offerta culturale, con il coinvolgimento consapevole degli abitanti, ne rappresenta uno dei possibili antidoti. Un’offerta artistica più diffusa e che veda i sodalizi in loco direttamente coinvolti – arte e installazioni nelle piazze e nelle strade, murales negli spazi liberi ecc. – può ulteriormente divenire un tassello di questa strategia.
La città bella è possibile, anche oltre le zone centrali, e Merano può fare di questa apertura uno dei suoi punti qualificanti, chiedendo il supporto di tutti, dai singoli alle parrocchie, dalle associazioni ai centri giovanili.
Il miglioramento del collegamento tra area dell’ippodromo e area delle Terme è uno dei punti evidenziati dal Masterplan: la creazione nell’ex distributore AGIP di via Piave, attualmente in uno stato di incredibile degrado, di una sede culturale/espositiva (ad esempio un’artoteca), non gestita direttamente dall’Amministrazione comunale ma ad esempio dal comitato di quartiere o da associazioni senza scopo di lucro, permetterebbe di valorizzare l’intera area.
Le grandi mostre
Il passato recente di Merano ci insegna come la città sia riuscita a risollevarsi anche dopo le grandi difficoltà determinate dalla Prima e della Seconda guerra mondiale. Ci insegna che si possono individuare mille espedienti per farla conoscere ed apprezzare in ogni dove e ad un ampio spettro di fruitori. È però fondamentale delineare con sicurezza le tematiche cui il marketing dovrà orientarsi per presentarne le eccellenze e le diverse sfaccettature necessarie ad andare a carpire un pubblico sempre più vasto e variegato. Appare chiaro che tendere ad un costante miglioramento dell’offerta e dei servizi deve divenire un must per gli addetti ai lavori. Se infatti, ad esempio, negli anni del Secondo dopoguerra è stato possibile esporre al Kurhaus pittori emergenti e grandi nomi del calibro di Pablo Picasso, non si capisce perché oggi la città non possa profilarsi a livello internazionale con mostre di pregio e di ampio respiro capaci di fungere da volano al turismo e all’economia senza rinunciare ad importanti ricadute sulla popolazione e sui giovani. Sarebbe davvero miope non puntare anche a mostre di grande attrazione, esposizioni capaci di condurre un elevato numero di visitatori con riscontri eccellenti per le istituzioni che le organizzano. Puntare su esposizioni di livello e di interesse internazionale permetterebbe di incidere sulla qualità del turismo e sulla sua stagionalità, ampliando i periodi di frequenza turistica e permettendo a commercianti, albergatori e ristoratori di dilatare il proprio tempo lavoro. Le grandi mostre potrebbero inoltre rendere appetibile la città anche a quei turisti che non puntano al wellness ma alla conoscenza e che volentieri visiterebbero pure gli altri poli museali presenti in città.
Per accedere tuttavia al prestito internazionale di opere d’arte servono garanzie strutturali. Onde intraprendere questo cammino la città deve innanzi tutto dotarsi di una sala adeguata, climatizzata e allarmata. Le sedi possibili sono molteplici, e non da ultimo andrebbe considerato pure l’areale delle caserme, che rappresenta la nuova importante sfida per la città e che potrebbe ad esempio arricchirsi di un edificio all’uopo. Si tratta di un importante investimento, tuttavia irrinunciabile poiché capace di una ricca messe in termini di crescita culturale ed economica.
Biblioteca Civica
Proseguire con entusiasmo il lavoro svolto e assumere nuovi compiti è la chiara mission per questa istituzione che ha competenze che vanno ben oltre l’ambito comunale. La Biblioteca Civica è divenuta per Merano uno dei principali punti di aggregazione: va incoraggiata questa sua funzione, mirando ad un ampliamento dell’orario di apertura, se necessario anche tramite esternalizzazione di taluni servizi o automazioni. Negli anni a venire lo sviluppo delle nuove realtà bibliotecarie bolzanine e le riorganizzazioni dovute alle ristrettezze economiche imporranno formule organizzative innovative e creative, su cui massimo dovrà essere lo sforzo e per le quali ci si dovrà preparare con attenzione e competenza.
Va senz’altro mantenuta una struttura che garantisca le sinergie tra i gruppi linguistici e la collaborazione tra di loro su un piano di concreta parità, un modello che andrebbe anzi preso a modello per altre realtà. La Biblioteca Civica necessita però urgentemente di più ampi spazi. Un anno di forzata chiusura per lavori non ha in ultima analisi risolto il problema della carenza di spazi. Bisogna tornare con rinnovato vigore a ricercare una soluzione definitiva onde permettere alla Biblioteca dei meranesi di godere di spazi idonei non solo per esporre libri, ma anche per offrire agli studenti luoghi di studio e di incontro culturale. Va attuato un nuovo piano strategico per ottimizzare la collaborazione con realtà sia meranesi che altoatesine o extraregionali, va proseguita la collaborazione innovativa tra Biblioteca Civica e associazioni.
Merano città della letteratura internazionale
Il passato otto-novecentesco di Merano ci narra dei soggiorni creativi di numerosi scrittori che qui trovarono rifugio rassicurante e fonte di ispirazione. Essi vi giunsero da tutta Europa, dando forma ad una eredità culturale che intendiamo valorizzare maggiormente, in forme nuove e attuali. Puntare sulla letteratura non può che essere una importante via di rilancio a livello internazionale della nostra città.
Appuntamento a Merano/Autoren in Meran rappresenta un efficace punto di partenza per far sì che la città possa ricoprire un ruolo di prestigio in ambito letterario e culturale. Il progetto deve però riprendere lo smalto dei primi anni: esso va dunque rilanciato e deve divenire assai più centrale nella programmazione culturale della città. Con i fondi necessari e con il sostegno degli sponsor tale evento potrebbe infatti ambire a divenire punto di riferimento a livello più ampio, attirando l’attenzione di un pubblico sia nazionale che internazionale. Saranno i nomi stessi degli scrittori invitati a fare da volano pubblicitario all’evento e quindi alla città.
In parallelo va proseguita e valorizzata la Passeggiata della Poesia che fu il frutto di una appassionata attenzione per la poesia e che anni fa portò a palesare fortemente, grazie alle panchine sulla Gilf, l’operato della Biblioteca Civica. Tramite le panchine dei poeti e le installazioni quel tratto di Passeggiata si è infatti trasformato in un luogo unico ed irripetibile. La Passeggiata della Poesia va però meglio valorizzata e pubblicizzata sia con eventi che tramite materiale informativo dedicato, distribuito negli alberghi e dall’Azienda di Soggiorno.
Sempre di libri e di letteratura parlano gli splendidi libri d’artista dell’archivio ÒPLA che ora gode di una nuova sede, grazie alla quale sarà reso maggiormente fruibile e potrà divenire un ulteriore polo di attrazione per i turisti, un luogo godibile e di crescita artistica e culturale per i giovani e in generale per gli amanti dell’arte.
Associazioni culturali
L’aggregazione di privati cittadini finalizzata alla crescita civile e culturale dei singoli e della collettività è punto qualificante di ogni realtà territoriale. Vanno incoraggiate tutte le forme di aggregazione, anche quelle temporanee, tuttavia si ritiene che le forme organizzate, capaci di operare con continuità e qualità, debbano trovare modalità di particolare attenzione. Pur nel rispetto dei reciproci ruoli e della inderogabile autonomia dei sodalizi, vanno definiti tra Amministrazione e singole associazioni piani strategici e specializzazioni al fine di ottimizzare le risorse, favorire la sussidiarietà, evitare dispersioni, doppioni e sovrapposizioni.
Il Centro per la Cultura di via Cavour mette a disposizione dell’associazionismo spazi operativi, riuscendo ad assicurare un valido aiuto alle associazioni che ne facciano richiesta. È venuto ora il tempo di immaginare un passo ulteriore, legando ancor più questo Centro alla rete di altri centri similari, assicurando ulteriore crescita all’associazionismo meranese e mirando a nuovi pubblici.
Cinema
L’attuale offerta cinematografica meranese si fonda su un’azione sinergica tra enti diversi e sul lavoro di coordinamento messo in atto dall’Assessorato alla Cultura nella consiliatura 2010-2015. Va monitorato in maniera costante l’evolversi dell’offerta e il riscontro del pubblico nella sala ex Ariston, che può e deve riuscire ad attrarre pure chi abita attorno alla città, rafforzando anche in questo modo il ruolo di Merano quale polo culturale al servizio dell’intero Burgraviato. La imminente concorrenza di una multisala a Lagundo dovrà fungere da stimolo per evolvere l’offerta meranese in questo campo, aggiungendo, ad esempio, una programmazione anche di cinema di nicchia e, se necessario, trovando una nuova collocazione dove poter offrire spettacoli senza vincoli di giornate e orari.
Parchi e piazze: nuovi salotti della cultura
La città e i suoi cittadini hanno bisogno di “respirare” cultura e alcuni tra i numerosi parchi e giardini, laddove parzialmente attrezzati, potrebbero divenire dei salotti per eventi mattutini e serali di grande effetto. Organizzati anche e soprattutto da associazioni culturali, i concerti, le letture o il cabaret potrebbero snodarsi attraverso la città con programmi variegati per tema e per orario: si potrebbe, fra i tanti esempi possibili, pensare a concerti all’alba, letture notturne, osservazioni di luna e stelle, presentazione di libri, spettacoli e tante altre attività capaci di interessare il pubblico cittadino e turistico.
SVILUPPO ECONOMICO DELLA CITTÀ
La Civica per Merano si impegna per uno sviluppo economico sostenibile della città.
Nella convinzione che ci sarà una ripresa economica post crisi, dovuta alla pandemia, l’Amministrazione comunale dovrà impegnarsi a promuovere tale ripresa, con tutti gli strumenti a sua disposizione e con interventi mirati.
Per uno sviluppo economico omogeneo, armonico e sostenibile di Merano è importante che i settori economico e turistico si sviluppino in modo uniforme perseguendo lo stesso obiettivo finale.
Bisogna cercare di utilizzare al meglio l’enorme potenziale e le peculiarità della nostra città, che la rendono unica nel territorio regionale. Il suo principale punto di forza è sicuramente rappresentato dalla capacità di attrarre numerosi turisti grazie alla sua posizione paesaggistica, al suo particolare clima, al fascino della sua storia, alla bellezza architettonica.
Questo funge da traino per tutta l’economia cittadina, dal commercio all’artigianato, dal mercato immobiliare al settore dei servizi, riuscendo a creare numerose occasioni di lavoro e un diffuso benessere di cui gode la cittadinanza tutta.
Inoltre, Merano è dotata di alcune eccellenze produttive che sono per lo più raccolte nelle zone artigianali e produttive. Queste ultime vanno potenziate e rese competitive investendo in infrastrutture e mobilità.
MERANO CITTÀ PIÙ ATTRATTIVA
Abbiamo individuato alcuni interventi che riteniamo prioritari per migliorare l’attrattività e la fruibilità della nostra città, e che andranno a coinvolgere ambiti diversi della città sia in termini ambientali e infrastrutturali che dell’economia locale.
Parcheggio di attestamento della stazione
Una delle mission principali della prossima Amministrazione dovrà essere quella di creare i presupposti per uno sviluppo armonico dell’areale della stazione con il finanziamento del parcheggio di attestamento attorno al quale si potrà sviluppare una nuova parte di città, destinata sia al settore terziario che all’edilizia abitativa con ampi spazi verdi e ricreativi. Questa nuova area cittadina dovrà diventare parte integrante della città e dovrà essere collegata al centro, mediante un efficiente servizio di trasporto pubblico ecologico, a disposizione di turisti e abitanti.
Riqualificazione di strade e piazze, biglietto da visita della città
Nostro obiettivo prioritario è iniziare a pianificare la sistemazione, rivalutazione e valorizzazione di alcune piazze e strade:
– ristrutturazione di Piazza del Grano, con il tratto di via Mainardo che parte dal monumento ad Andreas Hofer: questa via infatti rappresenta un importante biglietto da visita per i turisti che arrivano in stazione o che parcheggeranno nel nuovo parcheggio di attestazione accanto alla stazione ferroviaria;
– sistemazione di Corso Libertà superiore, provvedendo da subito con un concorso di idee;
– sistemazione della zona di via Galilei all’altezza del Castello Principesco, rivalutando lo stesso e rendendo la zona più attraente anche a livello commerciale, che diversamente rischia di essere marginalmente frequentata. Va tenuto peraltro presente che, con la realizzazione del secondo lotto del tunnel e del contestuale parcheggio in caverna, questo angolo del centro cittadino diventerà una nuova porta di accesso alla città;
– riqualificazione dell’area dell’ex distributore Agip di via Piave, che si distingue per il degrado al quale è stata abbandonata negli ultimi anni. Tra le nostre proposte c’è anche quella di ristrutturare l’edificio e destinarlo ad una Galleria d’Arte e atelier per artisti locali;
– creare un design estetico univoco per i chioschi di Merano, con relativo recupero di quelli essenziali ovvero la sostituzione degli stessi, così che diventino un elemento distintivo e caratterizzante della città. I chioschi meno rilevanti dovranno essere eliminati.
– incrementare i luoghi da destinare al parcheggio di biciclette: in alcuni punti della città infatti mancano totalmente o sono insufficienti. In tal modo si agevoleranno sia i turisti che i cittadini che sempre di più scelgono questo mezzo per spostarsi.
Areale delle Caserme
L’areale delle caserme dismesse dovrà essere oggetto di uno studio per il suo miglior utilizzo. Noi crediamo sia una occasione unica per riuscire a far crescere in maniera sostenibile la nostra città con la creazione di nuovi posti di lavoro diversi da quelli tipici del nostro territorio, puntando a realizzare ad esempio una sede universitaria specializzata nel settore dell’enogastronomia.
MISURE PER LO SVILUPPO ECONOMICO
Sviluppo di attività commerciali nelle periferie
Dobbiamo individuare al più presto strumenti funzionali e idonei per favorire l’apertura e lo sviluppo di attività commerciali nei quartieri meno vitali della città e attivare politiche dedicate al sostegno delle iniziative commerciali di quartiere. L’obiettivo è quello di creare piccoli centri commerciali a cielo aperto, che diventino luoghi di commercio e interazione, attrattivi anche per gli abitanti del centro e per il turista.
Commercio e artigianato di valore storico
Vogliamo salvaguardare, valorizzare e sostenere gli esercizi commerciali e artigianali che hanno un valore storico, artistico e architettonico e che costituiscono, quindi, una risorsa preziosa per il Comune, anche sotto il profilo dell’attrattività turistica, attraverso un censimento e la costituzione di un albo specifico.
Parcheggi per veicoli commerciali
Per agevolare le diverse attività, dobbiamo mettere a disposizione, lungo le strade del territorio cittadino, parcheggi per veicoli commerciali. Non solo i parcheggi per carico e scarico, bensì parcheggi dove i veicoli possano sostare il tempo necessario allo svolgimento della loro attività: Tali parcheggi potranno essere a pagamento e su prenotazione, ma è indispensabile che siano sempre disponibili.
Sportello unico per le attività economiche
Vogliamo mettere a disposizione di tutte le attività economiche (commercio, artigianato, piccola impresa, terziario) uno sportello unico all’interno dell’Amministrazione comunale, ossia un ufficio preposto a fornire tutte le informazioni relative alle procedure, alla documentazione, nonché agli iter burocratici, necessari allo svolgimento delle varie attività all’interno del comune di Merano.
Fibra ottica
In applicazione a quanto previsto dal Masterplan, approvato in Consiglio Comunale, dobbiamo continuare ad impegnarci con sollecitudine per lo sviluppo della rete a fibre ottiche fino alla completa copertura di tutta la città, incluse le zone periferiche e Maia Alta, dando la possibilità alle aziende commerciali, artigiane e turistiche di sfruttare al massimo le potenzialità di internet in ambito lavorativo.
Forum del settore economico
Intendiamo dare un deciso impulso alla nascita di un forum del settore economico, che unisca intorno ad un unico tavolo di lavoro, operatori, istituzioni e cittadini, al fine di sostenere lo sviluppo del territorio incrementare l’occupazione locale e attrarre nuove aziende.
E-commerce
Intendiamo dare pieno sostegno al rilancio delle attività dei nostri piccoli commercianti, che a causa di restrizioni e chiusure, hanno particolarmente sofferto in quest’ultimo anno di pandemia, attraverso lo sviluppo di piattaforme online che permettano alle aziende commerciali, di entrare con semplicità e senza costi eccessivi, nel mondo dell’e-commerce.
MISURE PER LO SVILUPPO TURISTICO
Il turismo e il suo indotto possono essere considerati la locomotiva economica della città ed il ruolo del Comune deve essere fondamentale per uno sviluppo sostenibile a misura di cittadino.
Il rapporto tra il Comune e l’Azienda di soggiorno che, come abbiamo già detto, deve rimanere pubblica e autonoma, va potenziato definendo competenze chiare e conferendo adeguati sostegni sulla base di strategie condivise e ricostruendo la rete di collaborazione con le categorie socioeconomiche.
Il Comune deve altresì rivendicare a livello di Burgraviato e Provincia il ruolo che le compete e pensare a nuovi investimenti strategici, dalla mobilità alle infrastrutture, affinché Merano torni ad essere la perla dell’Alto Adige.
Ecco alcuni degli interventi che abbiamo individuato essere tra i miei urgenti:
– promuovere la sinergia tra enti turistici, privati ed associazioni di categoria al fine di incrementare la domanda turistica individuale e l’attività congressuale nei periodi di bassa stagionalità;
– agire affinché gli eccessi nei comuni limitrofi non generino una situazione di over tourism con effetti negativi sulla nostra città, quali traffico e inquinamento;
– affrontare il tema sulle nuove forme ricettive extra-alberghiere (B&B, appartamenti per affitti turistici, ecc.). ponendo attenzione a contenerne l’eccessiva espansione, ma soprattutto all’evitare abusi con maggiori controlli;
– ripensare agli strumenti di promozione e commercializzazione del territorio, quali possono essere le card turistiche, che prevedano anche un contributo da parte dell’ospite come già avviene nelle più importanti città turistiche.